il criminale di guerra Enrico Cialdini |
Enrico Cialdini (Castelvetro Modena 8 agosto 1811 - Livorno 8 settembre 1892) fu militare, combattè in Spagna, Portogallo e in Italia al servizio di Vittorio Emanuele II.
Inviato a Napoli per combattere il brigantaggio diventa nei fatti un criminale di guerra imitato anni dopo solo dai nazisti, la sua azione la sintetizza in un rapporto in cui scrive:
"8968 fucilati, tra cui 64 preti e 22 frati; 10604 feriti; 7112 prigionieri; 918 case bruciate; 6 paesi interamente arsi".
Ora finalmente si cancella la figura di eroe nazionale e si riparla di verità storiche.
“Uccise i meridionali”. Venezia toglie il nome alla piazza intitolata al Generale Cialdini
Parte da Venezia, e precisamente dalla municipalità di Mestre, l’opera di revisionismo
storico tanto agognata nel Sud Italia. Strano a dirsi, più facile a farsi. Il consiglio comunale
del capoluogo veneto ha approvato a fine dicembre una mozione per eliminare il nome
del generale Cialdini dallo stradario cittadino. Per chi non lo sapesse, Enrico Cialdini fu
elemento di spicco dell’esercito piemontese ai tempi del re Vittorio Emanuele II di Savoia
ed uno dei protagonisti delle stragi nel Mezzogiorno durante l’opera di unificazione del
Paese nel 1861. Proprio in quell’anno (precisamente nel mese di agosto) Cialdini venne
inviato a Napoli con poteri eccezionali per affrontare l’emergenza del brigantaggio (fu
nominato pochi giorni prima Luogotenente del re nell’ex Regno delle Due Sicilie). Il
generale comandò una dura repressione con arresti in massa, esecuzioni sommarie,
distruzione di casolari e masserie, vaste azioni contro centri abitati come l’eccidio di
Casalduni e Pontelandolfo. Una carneficina passata per tanti, forse troppi anni, come atti
eroici per la liberazione della Penisola ed inserita come tale nei libri di storia. Oggi
invece, l’incrocio tra via Colombo, viale San Marco e via San Pio X in Mestre cambierà
nome perché un omicida non merita una piazza intitolata in suo onore. La delibera
approvata il 17 dicembre 2013 dai rappresentanti cittadini ha ottenuto 25 voti favorevoli
ed un solo astenuto che, guarda caso, è esponente della Lega Nord. “Ne avevamo parlato
in giunta alcuni mesi fa su segnalazione dell’assessore Tiziana Agostini – ha spiegato il
vicesindaco Sandro Simionato – lei ha sollevato il problema invitando a ragionare su altri
nomi da dare al piazzale che sta per ospitare l’interscambio del tram”. Una scelta che
farà sicuramente piacere a tanti gruppi e associazioni di stampo meridionalista da anni in
lotta per far conoscere la verità su quanto accadde in quel periodo. Un tempo tinto di
rosso sangue, quello dei figli del Sud Italia massacrati dalla ferocia di personaggi oscuri
come il generale Cialdini. (fonte : retenews24)
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