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domenica 12 gennaio 2014

Enrico Cialdini riconosciuto criminale di guerra (finalmente)

il criminale di guerra Enrico Cialdini
Enrico Cialdini (Castelvetro Modena 8 agosto 1811 - Livorno 8 settembre 1892) fu militare, combattè in Spagna, Portogallo  e in Italia al servizio di Vittorio Emanuele II. 
Inviato a Napoli per combattere il brigantaggio diventa nei fatti un criminale di guerra  imitato anni dopo solo dai nazisti, la sua azione la sintetizza in un rapporto in cui scrive: 

 "8968 fucilati, tra cui 64 preti e 22 frati; 10604 feriti; 7112 prigionieri; 918  case bruciate; 6 paesi interamente arsi". 

Ora finalmente si cancella la figura di eroe nazionale e si riparla di verità storiche. 


“Uccise i meridionali”. Venezia toglie il nome alla piazza intitolata al Generale Cialdini 

Parte da Venezia, e precisamente dalla municipalità di Mestre, l’opera di revisionismo 

storico tanto agognata nel Sud Italia. Strano a dirsi, più facile a farsi. Il consiglio comunale 

del capoluogo veneto ha approvato a fine dicembre una mozione per eliminare il nome 

del generale Cialdini dallo stradario cittadino. Per chi non lo sapesse, Enrico Cialdini fu 

elemento di spicco dell’esercito piemontese ai tempi del re Vittorio Emanuele II di Savoia 

ed uno dei protagonisti delle stragi nel Mezzogiorno durante l’opera di unificazione del 

Paese nel 1861. Proprio in quell’anno (precisamente nel mese di agosto) Cialdini venne 

inviato a Napoli con poteri eccezionali per affrontare l’emergenza del brigantaggio (fu 

nominato pochi giorni prima Luogotenente del re nell’ex Regno delle Due Sicilie). Il 

generale comandò una dura repressione con arresti in massa, esecuzioni sommarie, 

distruzione di casolari e masserie, vaste azioni contro centri abitati come l’eccidio di 

Casalduni e Pontelandolfo. Una carneficina passata per tanti, forse troppi anni, come atti 

eroici per la liberazione della Penisola ed inserita come tale nei libri di storia. Oggi 

invece, l’incrocio tra via Colombo, viale San Marco e via San Pio X in Mestre cambierà 

nome perché un omicida non merita una piazza intitolata in suo onore. La delibera 

approvata il 17 dicembre 2013 dai rappresentanti cittadini ha ottenuto 25 voti favorevoli 

ed un solo astenuto che, guarda caso, è esponente della Lega Nord. “Ne avevamo parlato 

in giunta alcuni mesi fa su segnalazione dell’assessore Tiziana Agostini – ha spiegato il 

vicesindaco Sandro Simionato – lei ha sollevato il problema invitando a ragionare su altri 

nomi da dare al piazzale che sta per ospitare l’interscambio del tram”. Una scelta che 

farà sicuramente piacere a tanti gruppi e associazioni di stampo meridionalista da anni in 

lotta per far conoscere la verità su quanto accadde in quel periodo. Un tempo tinto di 

rosso sangue, quello dei figli del Sud Italia massacrati dalla ferocia di personaggi oscuri 

come il generale Cialdini. (fonte : retenews24)

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