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sabato 18 gennaio 2014

Il razzismo in parlamento

Negli ultimi vent’anni è successo di tutto. In particolare abbiamo assistito a episodi che nulla hanno a che vedere con la Democrazia, persone di governo che hanno detto che Obama è un abbronzato, altri idioti che hanno lanciato banane contro un ministro,  loro omologhi che la chiamano orango. Jole Santelli che dice che i negri sono fortunati perchè “non si devono truccare”. Ultimo arrivato è un altro essere, tal Buonanno Gianluca che in un’intervista se la prende con Gad Lerner non già per diverse posizioni politiche, piuttosto perchè è ebreo.

... «L’Italia ha il dovere di risolvere prima i problemi della sua gente. E poi guardi, non prendo certo lezioni da gente come Lerner…Quell’ebreo…».
Onorevole! È impazzito?
«Aspetti, aspetti. È un ebreo perché si vanta di essere ebreo, mi pare. Ci racconti Lerner, di quello che fanno ai palestinesi. Non mi pare si facciano tanti problemi con loro».  articolo completo


A questo punto il tempo della pazienza è veramente finito. I limiti sono stati travalicati tutti quanti, forse è necessario riprendere in mano il dizionario dell’antirazzismo e smetterla di ridere alle battute oscene di questi loschi figuri, emuli del nazismo, del KKK americano, figli del peggior populismo becero e analfabeta.
Da quando la politica ha tralasciato l’etica tutto sta succedendo. E alcune forme di protesta di questo tipo hanno facilissima vita in tempi di crisi, nell’innestare una guerra fra poveri che oggi sembra più vicina che mai. Criticare il governo israeliano è altra cosa dal dire, come fa Adolf Buonanno, che gli ebrei sono quella roba lì. A nessun individuo di buon senso verrebbe mai in mente di dire che tutti gli elettori leghisti rubano soldi per comprarsi mutande verdi, anche se il loro capo lo ha fatto coscientemente e costantemente. Allora che fare? Personalmente penso che questi signori siano al posto sbagliato quando siedono in Parlamento che un tempo era luogo dignitoso. Non possiamo tuttavia pretendere che si dimettano, anzi, loro sono stati eletti (che i voti siano comprati o meno non siamo in grado di dire, che molti mettano una croce sul più idiota solo perchè li fa ridere è altrettanto vero), e non lo faranno mai. Non rimane che informare su ogni nefandezza, ogni scempio della Democrazia, ogni parola, atto, gesto che abbia la puzza orrenda del razzismo e della xenofobia. Ha un bel sperare Gad Lerner che il segretario della lega si scusi, non servirà a nulla se non prenderà le distanze da quei neonazisti che sono l’humus di una parte non sappiamo quanto consistente del suo partito. Borghezio sta ancora lì, Buonanno sta lì e si dipinge la faccia di nero in Senato. Non sono sufficienti le scuse, se mai arriveranno, se la lega fosse un partito con una vaga idea di democrazia li caccerebbe, invece li utilizza.

E mentre aspettiamo, in seguito alle minacce di stampo mafioso del quotidiano la padania che pubblica gli appuntamenti della Ministra Cecile Kyenge con il chiaro intento di istigare i suoi a delinquere, la stessa ministra  ha dichiarato «Il bersaglio non sono solo io. In pericolo c’è la democrazia. La legge Mancino non basta. Vanno vietati programmi politici che istigano al razzismo». Dobbiamo fare nostre queste parole subito, prima che sia troppo tardi per fermare le derive di personaggi che, come insegna la storia, passano facilmente dalle parole agli attacchi personali. 

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