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mercoledì 15 gennaio 2014

Letta, Cialente, Di Girolamo & C.

Stamattina (ieri in realtà, 14 gennaio 2014), alle sette, sono scoppiato in una sonora risata, il TG riportava le parole di Letta “Il 2014 è l’anno della ripresa e caleranno le tasse”. Ce lo dicono dal 2008, ogni inizio anno stessa solfa, stesse parole, stesse manfrine. È vero, c’è poco da ridere andando al supermercato e vedendo negozi deserti e commesse a pulire, pulire, pulire.... Sono lustri come non mai i pochi rimasti aperti. Però viene spontanea una risata.

Però ora c’è Renzi, il nuovissimo, giovanissimo, per bene, pulitino. Aspettiamo e vedremo che farà. In fondo è tempo che si svecchi un pò la classe dirigente. Anche Vendola ha allungato una mano verso Renzi.
A sinistra però succede di tutto, i due o tre partiti sinistri sinistri forse si stanno scindendo, chissà.
Però siamo ben strani noi italiani, tutte le prime pagine di questi giorni si chiedono se Hollande deve dimettersi o meno. In seconda lo sdegno per la vicenda dei due marò che forse hanno ammazzato un pescatore, tutti a dire che l’India deve procedere celermente. Facciamo il riassunto: siamo titolati noi per dire che Hollande deve dimettersi dopo i trascorsi di alcuni nostri premier accusati di prostituzione minorile? Almeno quello francese si faceva i fatti suoi con una signora consenziente.
E assieme mettiamoci la maggioranza del parlamento che votò “Ruby è la nipote di Mubarak”. Altro che scappatella, giornalisti, diamoci una calmata, facciamo finta di nulla per favore.
E siamo titolati a scandalizzarci per la lentezza della giustizia indiana dopo solo un anno? Ancora aspettiamo di sapere che mise le bombe nel ’69 a Milano e Roma. Ma per favore... Se continuiamo così va a finire che Letta si sentirà autorizzato a mandare una pattuglia della guardia di finanza in Cecenia perchè là i baristi non fanno gli scontrini.

E veniamo alla Di Girolamo (sposata Boccia), la ministra Idem venne convocata in fretta e furia da Letta che ne chiese ed ottenne immediate dimissioni per una vicenda di ICI non pagata. Lei disse: “il mio commercialista ha sbagliato, ma la responsabile sono io”. Il Sindaco Cialente de L’aquila si dimette perchè il suo vice è inquisito per porcate varie, lo fa dicendo “il vice l’ho scelto io, quindi sento su di me la responsabilità della scelta e rassegno le dimissioni”. La Di Girolamo al momento dice che denuncerà chi ha messo in giro registrazioni (vere) sui suoi giochini in fatto di sanità. “È colpa dei traditori” e cono ogni probabilità dei giudici comunisti. Ognuno ne tragga le conclusioni che crede. Qualcuno si dimette per etica, altri rimangono dove stanno, qualche condannato per ogni nefandezza addirittura dice che può candidarsi in Spagna. Beh, quasi quasi... Se lo tenessero a lungo in Spagna. Se proprio lo vogliono saranno affari loro. 

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