Marzo
1997, il Presidente del Consiglio si chiama Romano Prodi il Ministro della
difesa Beniamino Andreatta, quello degli Esteri Lamberto Dini.
Il
problema era l’emergenza degli sbarchi di albanesi sulle coste pugliesi, il
governo raggiunse un accordo con quello
albanese di Berisha per i respingimenti in acque italiane, internazionali e
albanesi. Tale accordo venne condannato duramente dall’ONU, nonostante ciò i
due governi andarono avanti a testa bassa, fino alla tragedia. Che Berisha non
fosse un faro di democrazia lo sapeva il mondo intero, che gli albanesi in fuga
scappassero da una guerra civile anche.
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Kater i Rades |
Però
questo non pareva interessare ai governanti italiani che, chissà se spinti
dalla dichiarazione dell’ex presidente della Camera, la cattolica integralista
Irene Pivetti che parlando di albanesi disse: “Buttiamoli a mare”, iniziarono
una trattativa.
Lamberto
Dini scrisse al suo omologo albanese una lettera di questo tenore: “…Qualora
il Governo albanese concordi, tale collaborazione si esplicherà per un iniziale
periodo di 30 giorni, prorogabile di comune intesa, mediante il fermo in acque
internazionali ed il dirottamento in porti albanesi da parte di unita delle
Forze Navali italiane di naviglio battente bandiera albanese o comunque
riconducibili allo Stato albanese, nonché il fermo in acque territoriali
albanesi di qualsiasi bandiera che effettui trasporto di cittadini albanesi che
si fossero sottratti ai controlli esercitati sul territorio albanese dalle
Autorità a ciò preposte. Le competenti Autorità dei due Paesi stabiliranno con
apposito protocollo il più presto possibile le necessarie procedure tecniche
per mettere in pratica questa collaborazione nelle acque territoriali albanesi
e internazionali. Le sarò grato. Signor Ministro, se vorrà espressamente
manifestare il consenso del Governo albanese su quanto precede..."
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Monumento ai migranti |
" Signor Ministro Mi riferisco alla sua lettera in data
odierna che legge come segue ... Ho
l'onore con la presente di esprimere la formale accettazione da parte del
Governo albanese di quanto contenuto ...". Del protocollo non abbiamo
notizia.
Il 28 marzo 1997,
venerdi santo, la tragedia.
L’affondamento
della Kater I Rades causò la morte di 81 persone, una parte delle quale donne e
bambini. I sopravvissuti furono solo 34. 5 corpi furono recuperati dal mare
subito dopo il disastro; 52 dalla stiva molti mesi dopo, con il recupero del
relitto dal fondo del Canale d’Otranto.
24 corpi non sono mai stati ritrovati.
La Kater
era una motovedetta albanese praticamente da rottamare, nata per un equipaggio
di nove componenti e diventata traghetto
per la fuga di oltre 150 persone. Ma il
governo italiano ha deciso la linea dura, così nel canale d’Otranto viene
schierata la flotta per impedire ai barconi di migranti di passare. La Kater
issava due bandiere bianche, una a poppa, l’altra a prua. Pensavano fossero
sufficienti. In acque internazionali viene avvicinata dalla fregata Zefiro che
con altoparlanti intima il rientro a Valona.
Kater non si ferma e la Zefiro continua a girare attorno, finchè cede il
passo alla più agile Sibilla. Un marinaio punta una mitragliatrice sulla Kater,
un elicottero sorvola minaccioso. Alle 18,45 l’elicottero si allontana, anche
la Zefiro. Arriva
veloce ed inquietante la Sibilla che sperona violentemente la fiancata della
Kater sollevandola. Quando la barca ricade fragorosamente in acqua viene
nuovamente colpita e si capovolge. La Sibilla si allontana. Solo dopo qualche
tempo calerà una delle due scialuppe, i naufraghi in acqua tentano di salvarsi
salendo sulla Kater rovesciata.
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Costas Varodstos |
Silvio
Berlusconi, all’epoca all’opposizione, si recò sul posto e si fece riprendere
in lacrime, nel suo stile ineffabile offrì alloggio in qualcuna delle sue ville
ai disperati superstiti. Appena ripreso il governo, pochi anni dopo ed in
perfetta continuità, si affrettò a blindare con la fiducia una legge sui
respingimenti in mare. Lecce, Corte di
Appello, 29 giugno 2011 ore 02,00 del mattino: 13 ore di camera di consiglio e
14 anni di attesa per una sentenza amara per tutti coloro che speravano di
avere giustizia di una strage assurda nel canale d’Otranto. Tre anni al pilota
albanese della nave Xhaferi e due anni al comandante Laudadio della corvetta
Sibilla, condannati per omicidio colposo, pochi euro come risarcimento per le
parti civili. Nessuno finisce in carcere lo Stato e la marina sono “incolpevoli
dello speronamento della nave albanese nel corso di un’operazione di respingimento
di profughi in acque internazionali”.
Vogliamo ricordare solo alcuni nomi di persone che trovarono
la morte per precisa scelta del governo italiano e di quello albanese: Basha Zhylien 3 anni, Demiri Lindita 12
anni, Greco Kristi 3 mesi, Xhavara Credenza 6 mesi , Sula Kedion 2 anni,
Bestrova Dritero 10 anni e Kostantin 2 anni, Xhavara Gerald 5 anni Xhavara Kamela
10.
La Kater,
recuperata con il suo carico di cadaveri, era destinata alla rottamazione e
giaceva a Brindisi in un ammasso di ruggine, però la Puglia ha dimostrato
ancora una volta tutta la sua sensibilità, così lontana da quella dei governi
centrali che si succedono stancamente, ora è a Otranto dove è diventata
monumento a tutti i migranti grazie al workshop internazionale “L’approdo,
Opera per l’umanità migrante” e all’artista greco Costas Varodstos che ha vinto
il concorso e ha fatto un vero capolavoro.
Gli innocenti:
Presidente del consiglio:
Romano Prodi
Segretario Cons. Min. :
Walter Veltroni
Min. Funz. Pubblica: Franco
Bassanini
Min. Pari Opportunità: Anna
Finocchiaro
Min. Rapporti con il
Parlamento: Giorgio Bosi
Min. Solidarietà sociale:
Livia Turco
Min. Affari Esteri: Lamberto
Dini
Min. Interni: Giorgio
Napolitano
Min. Grazia e giustizia:
Giovanni Maria Flik
Min. Tesoro: Carlo Azeglio
Ciampi
Min. Finanze: Vincenzo Visco
Min. Difesa: Beniamino
Andreatta
Min. Pubblica Istruzione:
Luigi Berlinguer
Min. Lavori Pubblici: Antonio
Di Pietro e Paolo Costa
Min. Risorse Agricole:
Michele Pinto
Min. Trasporti e navigazione:
Claudio Burlando
Min. Poste e telecom. :
Antonio Maccanico
Min. Industria e commercio:
Pier Luigi Bersani
Min. Lavoro e previd.
Sociale: Tiziano Treu
Min. Comm. Estero: Augusto
Fantozzi
Min. Sanità: Rosy Bindi
Min. Beni e att. Culturali:
Walter Veltroni
Min. Ambiente: Edoardo Ronchi
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