Eures rende noti gli studi sui suicidi nel 2009: 357
disoccupati si sono tolti la vita +1,6% donne, più 5,7% uomini rispetto
all’anno precedente.
Imprenditori: oltre 50 nel solo nord est i suicidi di
piccoli imprenditori per motivi economici. Alcuni con forti crediti, un caso su
tutti quello di Giovanni
Schiavon, nel padovano, proprietario della Eurostrade di Vigonza. Creditori,
che non pagavano da lungo tempo. Enti pubblici gli dovevano almeno 300mila
euro.
357
disoccupati che decidono di farla finita è un numero impressionante. Uno per
ogni giorno dell’anno. Uomini, donne, ragazzi. Uno stillicidio di vite umane in
preda alla depressione per non poter trovare lavoro, per averlo perso, soprattutto
per non riuscire a immaginare un futuro. E forse è questo lo scempio più
grande.
Forse
qualcuno dirà che si tratta di depressi, oppure che è sono peccatori, ritengo
invece che siamo di fronte ad una guerra vera e propria con tanto di vittime.
E lo studio
Eures si ferma al 2009, cosa è successo fino al 2011? Cosa succederà nel 2012
visto che, alla buon’ora, anche il governo parla di recessione? Anche l’anomalia
del popolo delle partite IVA viene fuori con tutte le sue contraddizioni
proprio in questi dati. Si tratta molto spesso solo di lavoratori, artigiani,
piccoli commercianti, che non hanno uno straccio di ammortizzatore di fronte ad
un capitalismo (si può ancora dire questa parola o i puristi sinistri del
mercato la ritengono troppo fuori moda?) spietato che ha spostato, negli ultimi
vent’anni, la possibilità di arricchirsi per pochissimi solo nel mondo della
finanza, non già su quello della produzione, è morto il circuito denaro – merce
– denaro ed è stato sostituito con denaro - denaro.
Specchietti
per allodole che hanno fatto urlare ai liberisti all’amatriciana del miracolo
italiano, delle partite IVA diffuse, poco importa loro che i lavoratori
autonomi e quelli fuori dal mercato del lavoro non abbiano alcun potere
contrattuale, diventino di punto in bianco dei paria. A fronte di tutto ciò anche la lotta agli
evasori (cosiddetta) che incita al linciaggio del bottegaio è amorale, sembra
un modo per deviare l’attenzione dai veri evasori, quelli miliardari, quelli
delle mafie e delle SPA, piuttosto che dal malaffare degli appalti sporchi. I
giornali sono pieni di notizie su scontrini per un caffè non emessi, poco si
legge dei riciclaggi delle mafie. Nascono siti internet per denunciare il bottegaio
lanciando così una vera guerra fra poveri.
A Padova è
nata un’associazione con consulenti fiscali, commercialisti, psicologi che
aiutino le partite IVA in difficoltà. Un vero e proprio antiracket, dove per
racket si intendano banche e Equitalia.
In Grecia intanto,
in nome del liberismo europeo, si lasciano bimbi in istituti o nelle scuole
perché trovino un po’ di cibo che i genitori non possono garantire loro.
E’ immorale
che un governo, sia pur tecnico, non abbia, al momento, bloccato la spesa di 15
miliardi di euro per acquisti di aerei da guerra. Come è indegno che il
ministro della guerra che ha sostituito il suo omologo fascista chieda carta
bianca per bombardare l’Afghanistan.
Meglio fare
molto rumore contro il pizzicagnolo. Monti e i suoi hanno sicuramente più
dignità del governo precedente (in verità bastava poco, era sufficiente essere
normali), però seguono le stesse filosofie.
Mentre i
disoccupati si suicidano il governo dei tecnici offre la sua rivoluzione: consente di prorogare la scadenza della carta
d’identità e le banche potranno rimanere aperte fino alle 22. (Forse per i
senza tetto che ci troveranno un po’ di calore nelle ore notturne?). Complimenti e grazie.
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