Ancora stragi di ulivi?
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO URGENTE DEL COORDINAMENTO
CIVICO APARTITICO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA SALUTE DEL CITTADINO E
DEL FORUM AMBIENTE E SALUTE DEL GRANDE SALENTO (PROVINCE DI LECCE, BRINDISI,
TARANTO)
Appello urgente a
-) Presidente della Regione Puglia,
Nichi Vendola
-) Assessore della R. Puglia alla’
Agricoltura, Dario Stefano
-) Assessore all’ Assetto del
Territorio, Angela Barbanente
-) Assessore all’ Ambiente Lorenzo
Nicastro
Per una richiesta di ampliamento
della zona industriale già cospicua del paese, il Comune di Lequile avrebbe
richiesto alla Commissione regionale preposta alla valutazione delle domande di
espianto degli uliveti, l’autorizzazione all’espianto di circa 1000 alberi
d’ulivo, di cui diversi anche monumentali ed ultra centenari. Un uliveto che si
estende su numerosi ettari a perdita d’occhio!
L’area in cui si vorrebbe ampliare
la già cospicua zona industriale fa anche da cuscinetto tra un’ oasi di
protezione faunistica in cui insiste anche un bosco-pineta e la zona PIP. La
commissione vi avrebbe già fatto un sopralluogo e la concessione delle
pazzesche autorizzazioni potrebbe essere imminente.
Siamo stati informati dai cittadini
del luogo preoccupatissimi per la notizia, e siamo stati informati anche di
notevoli giusti malumori dei proprietari terrieri di questo immenso patrimonio
agricolo ed arboreo oggi messo a rischio da tanta barbarie!
Chiediamo che tali vili ed infami
autorizzazioni, invise ai cittadini, non siano pertanto concesse! Un’ ulteriore
concessione di queste autorizzazioni mostrerebbe tutta la vacuità ed inutilità
di una Commissione, quella regionale per la valutazione delle domande di
espianto di ulivi, che si dimostrerebbe senza più alcun ombra di dubbio come
una commissione fantoccio, una pura voce inutile di spesa dello Stato italiano!
Lequile. L'uliveto che dovrà essere espiantato
No
dunque a questa “strage degli innocenti”, “no alla strage dei giganti buoni”.
La Commissione dia parere negativo!!! Dopo
gli orrori di Carpignano, un altro simile orrore sarebbe intollerabile e
getterebbe una torbida buia luce sulla commissione tutta!
Dimostri invece la commissione con
il suo diniego che la pianificazione territoriale, alla luce della legge di
tutela degli ulivi n.14/07, deve esser fatta, agendo laddove necessario (anche
con effetto retroattivo ed invitando a nuove pianificazioni), tenendo conto già
a monte delle peculiarità agronomiche e paesaggistiche del territorio!
Dimostri la preposta commissione che
è ora di dire Stop al
consumo di suolo eStop allo sterminio
degli uliveti, dopo la oscura defaillance di Carpignano Salentino,
dove 4 ettari di uliveto, migliaia di ulivi, di cui 140 monumentali e ultra
centenari, son stati sradicati su autorizzazione regionale di questa
Commissione dell’Assessorato all’Agricoltura, per lasciar posto ai pannelli
fotovoltaici industriali in pura zona agricola!! Così avviene per la
costruzione di nuove strade ridondanti, per cui si è pronti a dare pareri
positivi sotto spesso discutibilissime, quando non palesemente false e
strumentali, ragioni di dichiarata “pubblica utilità”!!!
Lequile. Uno degli ulivi che dovrà essere espiantato
La vera utilità è purtroppo molte
volte, la speculazione, per il beneficio di pochi, del cemento, dell’asfalto,
delle energie rinnovabili, ed il danno di tutti!
Una commissione inutile dunque ad
oggi, che ha dato spessissimo pareri positivi, sempre e comunque, senza essere
invece quella spina nel fianco delle amministrazioni e fulcro per la corretta
pianificazione e per la difesa di Puglia, le vere ragioni per cui è stata
istituita! Una voce di spesa inutile pagata dai cittadini, la Commissione ed i
suoi componenti e tecnici, che ci auguriamo sappia oggi smentire nei fatti tali
ovvie conclusioni cui conduce la penosa vista dello scempio del grande uliveto
di Carpignano Salentino, e non solo!
Medesimo appello a scongiurare la
strage del produttivo enorme uliveto che gode di ottima salute, si rivolge
ovviamente all’Assessore all’ Assetto del Territorio della Regione Puglia,
Angela Barbanente, perché ritiri e/o neghi ogni autorizzazione all’estensione
dell’area industriale, già vastissima (vedi foto satellitare allegata) rispetto
alla grandezza e al numero di abitanti del Comune di Lequile e piena di
numerosi interi lotti mai utilizzati e liberi, a salvaguardia di quel pregiato
e altamente produttivo paesaggio rurale degli ulivi. Un agroforesta d’olivi di
valenza agricola, ambientale, climatica e culturale di primo ordine, per cui
medesimo appello si rivolge agli assessori della Regione Puglia all’
Agricoltura, Dario Stefano, e all’ Ambiente, Lorenzo Nicasto, perché salvino
quell’ecosistema forestale-uliveto, anche avente una notevole valenza, come
tutti gli ambienti boscati, quale quello è in qualità di uliveto, contro il
dissesto idrogeologico!
Quell’ uliveto è un bene culturale esteso e costituisce espressione di vera e propria arte storico-naturale di eccellenza per i suoi numerosi ulivi monumentali plurisecolari, scrigni di estetica della Natura e della Civiltà contadina millenaria del Salento, nonché produttori dell’ “oro dei giganti”, l’olio d’oliva dei patriarchi verdi d’olivo di Puglia, base principe della dieta mediterranea riconosciuta dall’ UNESCO come Patrimonio dell’ Umanità!
Un luogo dell’ anima con varietà autoctone d’olivo la cui origine si perde nella notte dei tempi, che non può essere fatto scomparire in questo quadro amministrativo complessivo che lascia perplessi, data anche l’evidente documentata vacuità nell’ occupazione della già prossima zona produttiva del paese, motivo per cui il vero opificio di salubrità e buona economia è e rimane nei secoli proprio l’uliveto dei 1000 innocenti nonni argentei di Lequile che qualcuno ha osato pensare e persino richiedere di annientare!
Quell’ uliveto è un bene culturale esteso e costituisce espressione di vera e propria arte storico-naturale di eccellenza per i suoi numerosi ulivi monumentali plurisecolari, scrigni di estetica della Natura e della Civiltà contadina millenaria del Salento, nonché produttori dell’ “oro dei giganti”, l’olio d’oliva dei patriarchi verdi d’olivo di Puglia, base principe della dieta mediterranea riconosciuta dall’ UNESCO come Patrimonio dell’ Umanità!
Un luogo dell’ anima con varietà autoctone d’olivo la cui origine si perde nella notte dei tempi, che non può essere fatto scomparire in questo quadro amministrativo complessivo che lascia perplessi, data anche l’evidente documentata vacuità nell’ occupazione della già prossima zona produttiva del paese, motivo per cui il vero opificio di salubrità e buona economia è e rimane nei secoli proprio l’uliveto dei 1000 innocenti nonni argentei di Lequile che qualcuno ha osato pensare e persino richiedere di annientare!
Lequile. L'uliveto che dovrà essere espiantato
video: “La Strage degli Innocenti” immagini video dell’
intero immenso uliveto di Lequile inutilmente minacciato
di eradicazione da parte di chi dovrebbe invece
massimamente proteggerlo e tutelarlo.
lo
intero immenso uliveto di Lequile inutilmente minacciato
di eradicazione da parte di chi dovrebbe invece
massimamente proteggerlo e tutelarlo.
lo
![]() |
la zona interessata |
Nessun commento:
Posta un commento