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sabato 10 dicembre 2011

11 dicembre 1941 - 11 dicembre 2011



Combattenti di terra, di mare e dell’aria.
Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.
Uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del Regno d’Albania.
Ascoltate!
E’ questa un’altra giornata di decisioni solenni nella storia d’Italia e di memorabili eventi destinati ad imprimere un nuovo corso nella storia dei continenti.
Le potenze del Patto di acciaio, l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, sempre più strettamente unite, scendono oggi a lato dell’eroico Giappone contro gli Stati Uniti d’America. Il tripartito diventa un’alleanza militare che schiera attorno alle sue bandiere 250 milioni di uomini risoluti a tutto pur di vincere!
Nè l’Asse, nè il Giappone volevano l’estensione del conflitto. Un uomo, un uomo solo, un autentico e democratico despota, attraverso a una serie infinita di provocazioni, ingannando con una frode suprema le stesse popolazioni del suo paese, ha voluto la guerra e l’ha preparata giorno per giorno con diabolica pertinacia.
I formidabili colpi che sulle immense distese del Pacifico sono già stati inferti alle forze americane mostrano di quale tempra siano i soldati del Sole Levante. Io dico, e voi lo sentite, che è un privilegio combattere con loro. Oggi il tripartito, nella pienezza dei suoi mezzi morali e materiali, è uno strumento poderoso per la guerra e il garante sicuro della vittoria; sarà domani l’artefice e l’organizzatore della giusta pace tra i popoli.
Italiani e italiane, ancora una volta in piedi siate degni di questa grande ora.
Vinceremo!
Benito Mussolini, 11 dicembre 1941

Sono passati 79 anni da allora, da quando il dittatore italiano, nonno di una nota parlamentare e padre putativo dei ragazzi di casa Pound, con la dichiarazione di guerra agli USA, portava l’Italia nella più grande e sconvolgente sciagura. 

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