Avv. Sandro Presricce |
Prosegue l’ormai annosa
vicenda detta “Ex Caserma Massa” di Piazza Tito Schipa a Lecce. Un cantiere
ormai nel degrado assoluto, abbandonato, con una vera e propria foresta sugli
scavi e con reperti all’aria aperta. Il progetto di un’azienda privata in projet
financing con il Comune di Lecce prevede la costruzione sul sito di un
parcheggio sotterraneo e di edifici commerciali, amministrativi, negozi e
abitazioni. Dove ora ci sono scavi aperti prima c’era una caserma militare
(Massa, appunto) prima ancora un convento quattrocentesco e la chiesa Santa
Maria del Tempio. Nel sito si sa per certo che esisteva un cimitero all’epoca
“fuori le mura” dove ci sarebbero stati i resti di due sindaci della città
oltre a quelli di frati. Contro la realizzazione del progetto è spontaneamente
nato un comitato che chiede la salvaguardia degli scavi, la restituzione del
sito alla cittadinanza, la creazione di uno spazio verde al posto di parcheggi
e centri commerciali, soprattutto in una realtà in cui i negozi sfitti
abbondano. Alla base di tutto ciò c’è una scelta politica precisa, si vuole che
il centro città continui ad essere assediato dal traffico o che si vada verso
una città vivibile, pedonalizzata, ciclabile? Si vogliono auto in pieno centro o
sarebbe meglio fare parcheggi di scambio e servizi navetta? Ne abbiamo parlato
con l’avvocato Alessandro Presicce del Comitato per la tutela dell’area
archeologica e Caserma Massa.
Da chi è composto il comitato?
Il Comitato
raduna singoli e associazioni che si battono, nella nostra città, per evitare
lo scempio derivante dalla distruzione, nella odierna Piazza T. Schipa, delle
fondamenta del quattrocentesco convento e chiesa denominati Santa Maria del Tempio.
La completa distruzione centralissimo sito archeologico avverrebbe in
conseguenza della realizzazione, in project-financing, di un centro commerciale
con parcheggio interrato per 500 posti auto proprio sull'area degli scavi.
Come si è mosso il comitato fin’ora?
Abbiamo
mobilitato l'opinione pubblica cittadina e lanciato una petizione affinché il
sito venga tutelato come si conviene ad un bene culturale. La petizione è stata
firmata da molti esponenti del mondo della cultura, accademico, da ambientalisti, associazioni tra
cui WWF e Legambiente, Italia Nostra, da cittadini e famiglie sensibili,
urbanisti, architetti, insomma dal meglio che la città può esprimere in termini
di competenze e di amore per il territorio. Ha firmato anche il Preside della Facoltà di Beni Culturali
dell'Università del Salento, il Difensore Civico della Provincia di Lecce, il
suo predecessore on. Bray.
Scavi ex caserma Massa |
Con quali esiti?
Il Comune di
Lecce intende tener fede alla convenzione di project-financingsottoscritta
nel 2010 con la ditta attuatrice (De Nuzzo Costruzioni) e consentire la
realizzazione dell'inutile centro commerciale e parcheggio interrato annesso.
Il procedimento autorizzativo appare però viziato in più punti e molti passaggi
sono stati omessi o posposti rispetto ad un normale iter da seguirsi quando si
interviene in una zona che da 500 anni è occupata da strutture storiche di
pregio (cfr: delibera GC n. 4/2013)
Immagino ci sia stato un parere della
soprintendenza ai beni artistici e culturali.
La
Soprintendenza ha inizialmente concesso un parere preventivo "favorevole
con condizioni", ma le condizioni poste non appaiono in alcun modo
rispettate nel progetto proposto dal soggetto attuatore! Ora la Soprintendenza
deve esprimersi con un parere definitivo sul progetto approvato dalla Giunta
Comunale con la citata delibera di Giunta Comunale 4 del gennaio 2013.
Diciamo
inoltre che il convento e la chiesa di Santa Maria del Tempio furono
barbaramente abbattuti nel 1971 dall'Amministrazione Comunale dell'epoca, ma -
anche grazie al fatto che il piano-strada del 400 è quasi un metro sotto quello
attuale - le fondamenta oggi apparse e indagate dall'Università del Salento
presentano un elevato che in alcuni punti arriva ad un metro e “presentano
caratteri di organicità, unità e buono stato di conservazione che le
rendono intangibili ai sensi del Codice dei Beni Culturali” (Dalle Osservazioni
ad Assoggettabilità a VIA, punto 3).
I leccesi hanno
memoria storica del sito?
Moltissimi, nonostante il tanto tempo trascorso, ne sono affezionati. Lo ricordano come la zona del
Tempio, che è stato, oltre che un convento francescano per 500 anni, anche un
luogo dove leccesi e forestieri si sono curati nei secoli scorsi.
Il Soprintendente di Lecce, arch. Canestrini, in un
intervento pubblico sulla stampa ha definito il progetto del centro commerciale
e parcheggio interrato, un "progetto di scarsa qualità". Per questo
speriamo che la Soprintendenza di Lecce, che ha visto alternarsi in questi anni
vari dirigenti, voglia bloccare il dannoso e insensato progetto, che peraltro
non rispetta le prescrizioni poste.
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