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martedì 8 ottobre 2013

L'evasione fiscale... un mantra infinito

Prologo: immaginiamo che negli anni ’50 del secolo scorso un nonno avesse rotto un vetro della finestra della camera da letto. Si rivolge al vetraio e questo dice che è indispensabile cambiarlo e lo farà. Il nonno dopo un decennio muore con il vetro ancora rotto, il figlio si rivolge al figlio del vetraio che constata il problema e dice che lo cambierà sicuramente. Passano altri anni, il nipote, ancora con il vetro rotto, chiama il nipote del vetraio in quale giura che farà “iniziative contro i vetri rotti”. Nel 2013, i bis nipoti, ancora aspettano il vetraio e dormono con il vetro rotto.
Questo, ovviamente, è storia impossibile per le persone normali. Semplicemente dopo 24 ore si mandava al diavolo il vetraio e si provvedeva a riparare il danno altrimenti. Impossibile per le persone tutte, non per la politica. Dal 1953, ricerca limitata per pudore, chi governa parla di “lotta all'evasione fiscale”. Ancora ne parla Enrico Letta, ancora se ne dice. Ma se in 70 anni nessuno ha fatto nulla a riguardo, non è ora di cambiare vetraio? Il problema vero è che hanno veramente rotto i maroni con questa storia che serve solo a coprire magagne, camarille e giochini di potere. Fino all'apoteosi che pare essere la logica sintesi del tutto: l’elezione e la nomina di un grande evasore alla guida del governo. Anche lui promise lotta all'evasione, come chiedere a Totò Riina di combattere la mafia.

“Deve essere intensificata l’opera di repressione dell’evasione fiscale” (A. De Gasperi – 1953)

“Proseguiremo l’opera di lotta all'evasione fiscale” (G.Pella – 1953)

“Costanti misure contro gli evasori” (A. Fanfani – 1954)

“Energica repressione, anche penale, contro le evasioni fiscali” (M. Scelba – 1954)

“Iniziative per la repressione contro le evasioni fiscali” (A. Zoli – 1957)

“Fermo intendimento di perseverare validamente nell'azione per il contenimento e per la repressione delle evasioni” (F. Tambroni – 1960)

“Lotta contro le evasioni fiscali” (A. Fanfani – 1960)

“Andare in profondità nella lotta agli evasori” (G. Andreotti – 1972)

“Rigorosa lotta contro le evasioni” (M. Rumor – 1974)

“Politica di repressione dell’evasione fiscale” (A. Moro – 1975 e successivo governo 1976)

“Passi in avanti nella lotta alle evasioni, obiettivo essenziale, prima ancora che sotto il profilo del recupero di materia imponibile, ai fini di aumento del gettito, come fatto di giustizia generatore di consenso sociale” (G. Andreotti – 1978)

“Più efficiente lotta all'evasione fiscale con provvedimenti preparati dal precedente governo” il suo n.d.r. (G. Andreotti 1979)

“Sistematica lotta all'evasione fiscale” (F. Cossiga – 1979)

“Recupero graduale dell’area delle evasioni” – notare il “graduale” – (F. Cossiga 1980)

“Riduzione dell’area dell’evasione” riduzione? (A. Forlani 1981)

“L’obiettivo prioritario è rappresentato dalla riduzione dell’evasione fiscale” (G. Spadolini 1981)

“Azione prioritaria riguardante l’evasione fiscale” (A. Fanfani – 1982)

“Proseguire la lotta che è necessario condurre contro ogni forma di evasione fiscale” (B. Craxi – 1983 nel 1986 sui limitò con il secondo governo da lui guidato al recupero dell’IVA)

“Combattere a fondo l’evasione” (G. Goria – 1987)

“Ridurre le aree di evasione, erosione ed elusione fiscale” (C. De Mita 1989)

“Rafforzare l'azione già avviata per combattere le evasioni fiscali, contro le quali sono altrimenti inutili demonizzazioni e lamentele” (G. Andreotti – 1989)

“Porre in essere un'azione incisiva per il recupero dei margini di evasione, di elusione e di erosione delle basi imponibili” (G. Andreotti – 1991)

“La lotta all'evasione, un capitolo amaro per non pochi degli italiani” (C.A. Ciampi – 1993)

Ed arriviamo ai Berlusconi, D’alema, Prodi, Berlusconi bis, ter, quater, Prodi due, Monti, Letta. Tutti con proclami roboanti contro l’evasione fiscale.





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