Prologo: immaginiamo
che negli anni ’50 del secolo scorso un nonno avesse rotto un vetro della
finestra della camera da letto. Si rivolge al vetraio e questo dice che è
indispensabile cambiarlo e lo farà. Il nonno dopo un decennio muore con il
vetro ancora rotto, il figlio si rivolge al figlio del vetraio che constata il
problema e dice che lo cambierà sicuramente. Passano altri anni, il nipote,
ancora con il vetro rotto, chiama il nipote del vetraio in quale giura che farà
“iniziative contro i vetri rotti”. Nel 2013, i bis nipoti, ancora aspettano il
vetraio e dormono con il vetro rotto.
Questo, ovviamente, è
storia impossibile per le persone normali. Semplicemente dopo 24 ore si mandava
al diavolo il vetraio e si provvedeva a riparare il danno altrimenti. Impossibile
per le persone tutte, non per la politica. Dal 1953, ricerca limitata per
pudore, chi governa parla di “lotta all'evasione fiscale”. Ancora ne parla
Enrico Letta, ancora se ne dice. Ma se in 70 anni nessuno ha fatto nulla a
riguardo, non è ora di cambiare vetraio? Il problema vero è che hanno veramente
rotto i maroni con questa storia che serve solo a coprire magagne, camarille e
giochini di potere. Fino all'apoteosi che pare essere la logica sintesi del tutto: l’elezione e la nomina di un grande evasore alla guida del
governo. Anche lui promise lotta all'evasione, come chiedere a Totò Riina di
combattere la mafia.
“Deve essere
intensificata l’opera di repressione dell’evasione fiscale” (A. De Gasperi –
1953)
“Proseguiremo l’opera
di lotta all'evasione fiscale” (G.Pella – 1953)
“Costanti misure
contro gli evasori” (A. Fanfani – 1954)
“Energica repressione,
anche penale, contro le evasioni fiscali” (M. Scelba – 1954)
“Iniziative per la
repressione contro le evasioni fiscali” (A. Zoli – 1957)
“Fermo intendimento di
perseverare validamente nell'azione per il contenimento e per la repressione
delle evasioni” (F. Tambroni – 1960)
“Lotta contro le
evasioni fiscali” (A. Fanfani – 1960)
“Andare in profondità
nella lotta agli evasori” (G. Andreotti – 1972)
“Rigorosa lotta contro
le evasioni” (M. Rumor – 1974)
“Politica di
repressione dell’evasione fiscale” (A. Moro – 1975 e successivo governo 1976)
“Passi in avanti nella
lotta alle evasioni, obiettivo essenziale, prima ancora che sotto il profilo
del recupero di materia imponibile, ai fini di aumento del gettito, come fatto
di giustizia generatore di consenso sociale” (G. Andreotti – 1978)
“Più efficiente lotta all'evasione fiscale
con provvedimenti preparati dal precedente governo” il suo n.d.r. (G. Andreotti
1979)
“Sistematica lotta
all'evasione fiscale” (F. Cossiga – 1979)
“Recupero graduale
dell’area delle evasioni” – notare il “graduale” – (F. Cossiga 1980)
“Riduzione dell’area
dell’evasione” riduzione? (A. Forlani 1981)
“L’obiettivo
prioritario è rappresentato dalla riduzione dell’evasione fiscale” (G.
Spadolini 1981)
“Azione prioritaria
riguardante l’evasione fiscale” (A. Fanfani – 1982)
“Proseguire la lotta
che è necessario condurre contro ogni forma di evasione fiscale” (B. Craxi –
1983 nel 1986 sui limitò con il secondo governo da lui guidato al recupero
dell’IVA)
“Combattere a fondo
l’evasione” (G. Goria – 1987)
“Ridurre le aree di
evasione, erosione ed elusione fiscale” (C. De Mita 1989)
“Rafforzare l'azione
già avviata per combattere le evasioni fiscali, contro le quali sono altrimenti
inutili demonizzazioni e lamentele” (G. Andreotti – 1989)
“Porre in essere
un'azione incisiva per il recupero dei margini di evasione, di elusione e di
erosione delle basi imponibili” (G. Andreotti – 1991)
“La lotta
all'evasione, un capitolo amaro per non pochi degli italiani” (C.A. Ciampi –
1993)
Ed arriviamo ai
Berlusconi, D’alema, Prodi, Berlusconi bis, ter, quater, Prodi due, Monti,
Letta. Tutti con proclami roboanti contro l’evasione fiscale.
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