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domenica 6 ottobre 2013

Di lutti, lega e prospettive

La miseria si annida sorniona nella vita quotidiana della politica. Ci vuole un Papa (e che Papa) a ricordarci che esiste la parola “dignità”. Di fronte a quelle bare di morti con un numero per identificare i cadaveri, senza nome, senza una storia da raccontare, tutto diventa inutile, tristo, bieco. L’Italia che si arrabatta fra seconda, terza e quarta Repubblica, fra PIL e Spread, ha nei fatti istituzionalizzato la pena di morte per il reato di “ricerca di dignità”. La Bossi Fini e il reato di clandestinità hanno messo i paletti per farci entrare di diritto nel computo dei regimi peggiori al mondo. Alfano che quasi finge di piangere è stato fautore di queste leggi, le (ex) sinistre se ne sono scordate in fretta. Ora tutti rivendicano il nobel per la pace a Lampedusa. Ho sottoscritto la richiesta de “L’Espresso” in tal senso, quindi concordo, che lo faccia il colpevole di leggi che hanno intimato ai pescatori di non raccogliere quegli sciagurati, che tengono ferme le imbarcazioni della guardia costiera ad attendere ordini da Roma, mi inquieta non poco. E’ come se Erode si lamentasse perché gli asili nido non funzionano. Ed assistiamo a episodi degni del peggiore spirito nazista. E’ successo a Gemonio, paese natale di Bossi (il padre del ladrone detto il trota), il sindaco di quel paese, tal Fabio Felli, ha tolto la bandiera a mezz’asta perché per lui il lutto è roba ariana, chi se ne frega se a crepare sono dei negri.
In tutto questo dramma etico, morale, politico e sociale, la cacciata dal tempio del mercante non emoziona più di tanto. Dire che sia epocale la giornata del due ottobre mi pare eccessivo. Banalmente i giudici (onore alla giustizia e ai giudici tutti) hanno fatto il loro lavoro. Altrettanto banalmente la giunta guidata da Stefàno ha messo in atto quello che la legge prevede, gravissimo e degno di nota sarebbe stato il contrario.
Epocale invece sarebbe stata la riconquista con il voto e con i consensi della Democrazia ferita a morte da un ventennio guidato, ora possiamo dirlo senza timore di denunce, da un fuorilegge.  Temo che il problema stia proprio qui, tutto ciò che stava all'opposizione si è incartato su sé stesso. E per dirla tutta, la prospettiva che mi pare tristemente evidente è un asse Alfano – Letta – Franceschini - Renzi per il futuro prossimo venturo. Guarda caso, tutti personaggi che arrivano dall'antica DC. Il grande centro che, magari con piccole differenze sostanziali, guiderà il ventennio che sta arrivando.

Drammatiche sono le bare che partono da Lampedusa, e tristi sono sia il cadavere della Democrazia, che quello della mancanza non già di ideologie, piuttosto di idee di un futuro anche prossimo. Si viaggia alla giornata, nel tentativo di tappare falle, quello che manca è il disegno complessivo della società che si vuole costruire, qualcuno la chiama ideologia, allora ben venga il ritorno all'ideologia se significa ricostruire un tessuto sociale lacerato, un welfare distrutto, rapporti umani e consapevolezza che la vita è preziosa, anche quella degli immigrati. Soprattutto se ci si rende finalmente conto che il 5% del PIL lo dobbiamo ai ragazzi che arrivano sfidando il mare e la ferocia delle nostre leggi, gli stessi che alcuni neonazisti verdevestiti vogliono massacrare. Ragionando di PIL e di spread non  andremo da nessuna parte, rimarremo a fare i conti con i nuovi poveri e con il disastro che, secondo alcuni economisti, farà del prossimo Natale la festa della chiusura di altre attività, la creazione di altra miseria, una grecizzazione nei fatti. Ho letto in queste pagine l’articolo a firma P.N. (http://www.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=14&DOCID=14786) che dice di Alessandria e di un mercatino meno che mediocre, spacciato per un momento di rinascita della città, ed ho letto che secondo l’autrice, quella rivitalizzazione invece si deve fare nel tempo, potenziando e facendo funzionale la biblioteca, riportando in città arte e cultura. Forse è un esempio fra il vivere alla giornata e avere una prospettiva diversa, di ampio respiro, magari più faticosa, sicuramente più efficace nel lungo periodo. L’Italia vive di mercatini di bassa lega, gestiti da venditori di falsi e figuri che pensano a salvarsi la pelle, proprio mentre chiudono negozi e attività, mentre la povertà azzanna. Una politica gestita negli ultimi vent’anni da chi  pensava che la lingua italiana fosse solo quella che si mangia con la salsa verde, altro che cultura e rinascita etica, civile, morale e politica!

P.S. - Apprendo stamattina che i sopravvissuti al naufragio di Lampedusa sono tutti indagati per "immigrazione clandestina": il reato prevede ammende fino a 5.000 euro. Triste ironia non della sorte, ma della mala politica e della xenofobia da governo. Ora non ci sono più scuse veramente, si deve cancellare questa infamia. A meno che non la si chiami con il suo vero nome: reato di ricerca di dignità. 

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