Alla faccia di chi dice che i parlamentari sono pigri, in
questo brevissimo scorcio di legislatura, senza uno straccio di governo, senza
l’ombra di una prospettiva, con i giornalisti tutti assatanati a guardare le TV
tedesche per ritrasmettere Grillo e le sue parole che guai a perderne una, con
Napolitano che probabilmente maledice il giorno in cui ha accettato “con viva e
vibrante soddisfazione” l’incarico di Presidente della Repubblica, con
Berlusconi che va in giro con gli occhiali da sole agli occhi e sulle spalle il
fiato di Ruby rubacuori, in questi tempi in cui ogni tanto anche Bossi vaga in
stato confusionale e catalettico per il senato, in cui aspettiamo sabato per
vedere orde inferocite di escort, nani e ballerine di fila in Piazza del Popolo
a sostenere Lui, l’unto dall’uveite, in questi tempi i deputati lavorano
forsennatamente. 550 progetti di legge sono già stati presentati (neppure uno
da quelli del cinque stelle). Fra le più prolifiche è la Brambilla, con
autoreggenti nuove di pacca si è armata di segretarie ed ha fatto scrivere ogni
cosa in difesa dell’Italia tutta. Di quella animale ovviamente, da una ricerca
pare che gli animali siano gli unici che non scoppiano a ridere quando parla
lei. Vuole, la Brambilla, che i cavalli vengano riconosciuti come “animali di
affezione”, altro che disoccupazione, e poi ancora chiede a gran voce un
ufficio apposito del “garante degli animali”, poi vuole eliminare la caccia,
soprattutto vuole colmare un vuoto legislativo inammissibile in tempi di crisi
economica, di disoccupazione, di scuole che cadono a pezzi ed ospedali che
chiudono: “il riconoscimento della dieta vegetariana e vegana nelle mense
pubbliche e private”.
Poi c’è il senatore Scilipoti, mentre sta valutando di fare
un salto della quaglia (con i grillini?), e per marcare la differenza con il
suo compagno di merende Razzi e mostrare che lui non è lì per “farmi i cazzi
miei” si occupa di alta finanza presentando un DDL che dice di “disposizioni
per il ripristino della sovranità monetaria dello Stato italiano nel rispetto
dei trattati internazionali”. Altro che euro che è roba da dilettanti, rivogliamo
il sesterzio! Poi c’è la proposta Cirielli per l’Istituzione di una nuova
regione, no, la Regione Salento non è rappresentata, si tratta del “Principato
di Salerno”, neppure Regione, vuole proprio il principato. Il senatore Aldo Di Biagio
chiede a gran voce “l’istituzione della giornata nazionale di consapevolezza
per la morte perinatale”. Luigi Dallai, vista a ricchezza degli italici
sudditi, vuole una “casa da gioco a Chianciano Terme” mentre Karl Zeller,
indispettito per le poche giornate festive, rivuole la “festività di San
Giuseppe il 19 marzo” .
E potremmo proseguire a lungo, l’elenco è infinito e ci
dimostra come l’alacrità sia di casa nei palazzi del governo e del potere, altr
oche fannulloni.
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