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martedì 19 marzo 2013

Ciprioti: beccatevi quest'euro sui denti!


Cipro ha un PIL di circa 25 miliardi di dollari (giusto per fare un paragone, l’Italia era nel 2011 a 1910 milardi di dollari circa). Cipro, come prima Spagna e Grecia e come, fra pochissimo, Italia, Portogallo e altri paesi in zona euro, ha dovuto accettare un prestito dall’EU. Quello chiesto dai ciprioti è pari a 10 miliardi di Euro. Noccioline rispetto alle centinaia di miliardi impegnati da Merkel & c. per salvare la banche europee colpevoli di ogni nefandezza con traffici di titoli e azioni al limite del lecito. L’Europa guidata dalla finanza ha concesso il prestito chiedendo “piccole” garanzie all’isola. Fra queste un prelievo forzoso del 6,75% sui depositi bancari fino a 100.000 euro e del 9,9% per quelli superiori. Una misura che fa impallidire le brillanti trovate del Tremonti d’epoca, quello che tentò di mettere la tassa sui fidanzatini (per fortuna subissato da critiche e sberleffi) proponendo l’imposizione sugli sms.
 Il Presidente cipriota Anestesiades ha dichiarato papale papale:
«La soluzione che abbiamo raggiunto non è quel che volevamo, ma è la meno dolorosa date le circostanze». La cosa, ignobile per definizione in quanto non si tratta di una patrimoniale sui ricchi, piuttosto di un prelievo orizzontale anche su depositi da mille euro,  ha provocato una serie di reazioni, prima fra tutte la corsa allo svuotamento dei conti. Meglio i soldi sotto il materasso che un’Europa guidata dalle banche e non attenta ai bisogni delle persone. Si sono sentite cose di ogni tipo, ad esempio che Cipro è un paradiso fiscale nel quale molti europei depositano denaro per pagare meno tasse. Forse è vero, sicuramente è un fenomeno da debellare con ogni strumento possibile, però questo non può implicare un prelievo cieco. Sarebbe come se un comune in dissesto mandasse una multa ad ogni automobilista  per divieto di sosta per colpire chi compie questa irregolarità e non viene beccato. Gli evasori si debbono stanare e basta, piuttosto che proteggerli. Inoltre abbiamo sentito la Merkel (santa donna) dire “non ci interessa come tassano i depositi, a noi interessano i cinque miliardi che Cipro deve recuperare”. Ecco fatto, se questa è Europa dei cittadini, Ruby è la nipote di Mubarak.
E se i greci e gli spagnoli e gli italiani avessero sentore che qualcosa di simile stia per accadere loro? Sarebbero da condannare se andassero dalle loro banche preventivamente liberandole dal peso dei loro depositi e tornassero ai materassi non tassati? L’Italia di Monti e Berlusconi è stata ridotta ad uno straccetto, ora ci si metterà anche l’Europa dei banchieri? Intanto quelli della finanza “alta” gioiscono e tornano a giocare con i soldi di tutti facendo crollare le borse ed aumentare lo spread. Soprattutto offrono ottimi motivi a quelli come Grillo e Bossi per dire che è meglio tornare alla lira. Maroni vuole la padan-moneta di nuovo conio, fra un po’ chiederemo il ritorno al sesterzio? A proposito, si legge che una delegazione di ciprioti è in Cina a chiedere sostegno. Ovviamente per i cinesi 10 mld di euro sono inezie, per noi possono significare il loro ingresso definitivo nelle nostre industrie ed economie. Non so se sarebbe un male assoluto, certo è un passaporto che questa Europa sta offrendo loro a titolo gratuito. 

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