Alliste, tranquillo paese del capo. Di tanto in tanto riemerge
dalla pacata calma della vita quotidiana e compare sui giornali. Una volta per
ville abusive, un’altra per problemi di soffitti della scuola che cascano sui
computer. A volte ci si mette di mezzo
la magistratura, sembra vada di moda di questi tempi. Almeno a nessuno pare
venga in mente di andare davanti ai
tribunali a manifestare.
SU cosa indagano gli inquirenti? Il P.M. Emilio Arnesano si
occupa di un po’ di funzionari, assessori e consiglieri della legislatura
passata (alcuni riconfermati nell’attuale). Oltre al Sindaco, Antonio Renna e
al suo vice Antonio Venneri, sono inquisiti gli assessori Renato Rizzo,
Donatuccio Scanderebech e Marco Crespino e gli ex assessori Amleto Petracca e
Mauro Costantini. Inoltre fra gli indagati ci sono il segretario generale
Loredana Campa, i dirigenti Angelica Reho di Casarano e Luisella Guerrieri di
Lecce. (Nella scorsa legislatura la giunta era così composta: Sindaco Antonio Renna, Assessori: Ing. Antonio
Venneri, Geom. Renato Rizzo, Donatuccio Scanderebech, Marco Crespino, Petracca
Amleto, Mauro Costantini. Quella attuale ha la stessa composizione escludendo
gli ultimi due. n.d.r.).
Le indagini, in particolare, riguardano terreni dell’area
P.I.P. (Piano Insediamento Produttivo) assegnati in base alla graduatoria ad
aziende regolarmente idonee ad ottenerli, solo che poi sarebbero inopinatamente
passati ad altre aziende che pare non avessero i requisiti richiesti, per farlo
sarebbe stata sufficiente una semplice dichiarazione di variazione
dell’intestazione. In
particolare si fa riferimento alle aree assegnate alle Ditta “Dei Agre di
Antonio Cesi” e alla Ditta “Lombardo”. Si ipotizza, in pratica, un salto della
quaglia della graduatoria regolare a discapito degli aventi diritto e il
conseguente abuso di ufficio.
Ne abbiamo parlato con Luigi Crespino, segretario del
Circolo di SEL e consigliere di minoranza nella legislatura alla quale si
riferiscono gli atti istruttori.
“Cosa viene imputato e a chi?”
“Prima gli assessori erano sei più il Sindaco, la legge li
ha fatti diventare quattro più il Sindaco. I fatti contestati si riferiscono al
cambio di denominazione della ditta assegnataria di lotti in zona P.I.P. E’
successo che un lotto assegnato a graduatoria è stato girato ad altra azienda priva
dei requisiti richiesti. Le delibere che ho individuato dicono che “si prende
atto che l’azienda assegnataria ha espressamente richiesto che il lotto uno (…)
venga volturato ad altra azienda citata in delibera”. Dagli atti si evince che
chi rinuncia non ha nessun legame con chi subentra. Attenzione, se la Ditta CAIO
si trasforma in CAIO s.r.l. (come è successo in altre dichiarazioni) con gli
stessi titolari e soci, il fatto è nella norma. Diverso è se le aziende assegnataria
e subentrante sono guidate da persone diverse”.
“Esistono quindi altri cambi di assegnazione”
“Certo che esistono e sono nella norma, i proprietari o
amministratori sono gli stessi, abbiamo ampia documentazione a riguardo,
d’altra parte nel nostro sito (http://www.sinistrademocratica-alliste.it/prima.html)
pubblichiamo tutti gli atti dell’amministrazione. Nei casi in oggetto la presa
d’atto pare essere, nei fatti, uno scavalcamento di graduatoria.”
“Politicamente cosa significa tutto ciò?”
“Intanto voglio dire la frase di rito: lasciamo lavorare la
magistratura. Il dato politico ci riguarda direttamente invece. Nelle elezioni
del 2011 abbiamo avuto un primato penso nazionale, il centro sinistra ha perso
con il 12,75% contro l’ 86,75% del centro destra. Alle ultime politiche la
somma dei nostri voti e di quelli del PD superava 24%, e c’è stato un vero
tracollo verso il movimento di Grillo. A fronte di un risultato del genere, abbiamo
ragione di ritenere che neppure i familiari abbiano votato i candidati alle
Comunali. Noi abbiamo letto tutte le delibere e le abbiamo pubblicate e
proseguiamo a farlo. Il ruolo del Consigliere comunale è di controllo, è vero,
e lo abbiamo fatto puntualmente. Quel risultato elettorale per una lista
completamente rinnovata nelle persone con candidati giovanissimi, è stato
devastante. I motivi non sono la credibilità dei nostri candidati. Esiste un
ampio archivio di articoli in cui denunciavamo atti impropri. Vogliamo dire
degli incarichi chiamati sotto soglia?
Si tratta di lavori affidati senza gara perché inferiori ad un tetto di spesa
che era di 20.000 euro e che oggi la giunta ha innalzato a 40.000. La legge
prevede che si facciano tre telefonate a tre ditte diverse e si assegnino i
lavori al miglior offerente. Questo riguarda piccoli lavori, che tuttavia sono
molti. Noi abbiamo nostri iscritti che hanno piccole attività ed hanno fatto
regolare domanda per essere messi nelle liste delle aziende da contattare,
nessuno di loro ha mai ricevuto una telefonata”.
“Cosa c’entrano i sotto soglia con la vostra sconfitta?”
“Penso che fra i 4.500 elettori molti siano “invitati” a
votare in un modo o in un altro. Le piccole aziendine che lavorano con l’amministrazione
esistono e portano pacchetti di voti”.
“Parliamo di voto di scambio?”
“Tu che ne dici? Vabbè, parliamo di voto controllato”
“Chi controlla gli atti dell’amministrazione?”
“Prima c’era il CO. RE. CO. (Comitato regionale di
controllo) che era agile e snello. Ora il consigliere di minoranza dovrebbe
adire la Corte dei Conti o il TAR o la Procura pagando spesso di tasca propria
i legali e le spese. Ti pare questo il compito di un consigliere comunale? Io
interpreto il ruolo del consigliere come controllore e come interfaccia con la
popolazione, al resto pensino gli enti preposti. Secondo me questa legge
elettorale per i comuni, avendo aumentato a dismisura i compiti della Giunta ha
quasi annullato il consiglio comunale. Nei fatti la giunta è “proprietaria”
degli atti del Comune. E non c’è solo questo, prima il segretario comunale era
nominato dal Ministero degli interni, oggi è chiamato dal Sindaco. La sua
carica decade con quella del Sindaco. C’è un legame a filo doppio fra i due.
Vogliamo dire poi dei dirigenti? La legge Bassanini voleva separare politica e
gestione. Alla prima gli obbiettivi, alla seconda gli strumenti economici e
tecnici per farlo. Chi nomina i dirigenti?”
“E Alliste come sta economicamente?”
“Ancora non sappiamo che fine abbiano fatto gli oneri di
urbanizzazione. Una finanziaria di Berlusconi decise che potevano essere
utlizzati al 50% per spese correnti anziché per manutenere le strade, fare
marciapiedi e fognature e via dicendo. L’amministrazione li usa ovviamente. Sai
come li recuperano i soldi per le opere pubbliche necessarie? Con i mutui.
Significa che il cittadino prima paga gli oneri, poi paga i mutui per avere i
servizi. Una partita di giro a danno del contribuente. Il comune è indebitato
per otto milioni di euro e siamo senza servizi primari. Al primo temporale si
allaga il paese, però sotto elezioni fanno inutili e dannose rotatorie”.
“Per lo meno non ci sono conflitti di interesse”
“Anche qui siamo al limite, se non della legalità, quanto
meno del buon gusto. Su cinque componenti della giunta, quattro hanno a che
fare con l’ufficio tecnico e, fra questi, due svolgono attività di progettista
e/o costruttore. La legge dice che chi svolge l’attività di progettista non può
avere incarichi in urbanistica o lavori pubblici. Cosa significa? Che chi fa il
costruttore non può interagire con l’uffico tecnico. Ho denucniato più volte
questa anomalia, secondo noi si tratta di incompatibilità bella e buona. Gli
assessori progettano, costruiscono e si autorizzano a costruire”.
“E’ situazione diffusa?”
“Altrove almeno la faccia la salvano, qui siamo alla
spudoratezza. Ti racconto ancora una cosa, il vicesindaco nella scorsa legislatura
era progettista di un piano di lottizzazione privata (che, fra l’altro,
stravolgeva quanto statuito nel PRG). Presentò tutto quanto con disinvoltura, a
relazionare però mandò un dirigente dell’ufficio tecnico del Comune”.
Nessun commento:
Posta un commento