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lunedì 18 marzo 2013

Alliste, che succede? Ne parliamo con Luigi Crespino.


Alliste, tranquillo paese del capo. Di tanto in tanto riemerge dalla pacata calma della vita quotidiana e compare sui giornali. Una volta per ville abusive, un’altra per problemi di soffitti della scuola che cascano sui computer. A volte  ci si mette di mezzo la magistratura, sembra vada di moda di questi tempi. Almeno a nessuno pare venga in mente di andare  davanti ai tribunali a manifestare.
SU cosa indagano gli inquirenti? Il P.M. Emilio Arnesano si occupa di un po’ di funzionari,  assessori e consiglieri della legislatura passata (alcuni riconfermati nell’attuale). Oltre al Sindaco, Antonio Renna e al suo vice Antonio Venneri, sono inquisiti gli assessori Renato Rizzo, Donatuccio Scanderebech e Marco Crespino e gli ex assessori Amleto Petracca e Mauro Costantini. Inoltre fra gli indagati ci sono il segretario generale Loredana Campa, i dirigenti Angelica Reho di Casarano e Luisella Guerrieri di Lecce. (Nella scorsa legislatura la giunta era così composta: Sindaco Antonio Renna, Assessori: Ing. Antonio Venneri, Geom. Renato Rizzo, Donatuccio Scanderebech, Marco Crespino, Petracca Amleto, Mauro Costantini. Quella attuale ha la stessa composizione escludendo gli ultimi due. n.d.r.).
Le indagini, in particolare, riguardano terreni dell’area P.I.P. (Piano Insediamento Produttivo) assegnati in base alla graduatoria ad aziende regolarmente idonee ad ottenerli, solo che poi sarebbero inopinatamente passati ad altre aziende che pare non avessero i requisiti richiesti, per farlo sarebbe stata sufficiente una semplice dichiarazione di variazione dell’intestazione.   In particolare si fa riferimento alle aree assegnate alle Ditta “Dei Agre di Antonio Cesi” e alla Ditta “Lombardo”. Si ipotizza, in pratica, un salto della quaglia della graduatoria regolare a discapito degli aventi diritto e il conseguente abuso di ufficio.
Ne abbiamo parlato con Luigi Crespino, segretario del Circolo di SEL e consigliere di minoranza nella legislatura alla quale si riferiscono gli atti istruttori.
  
“Cosa viene imputato e a chi?”

“Prima gli assessori erano sei più il Sindaco, la legge li ha fatti diventare quattro più il Sindaco. I fatti contestati si riferiscono al cambio di denominazione della ditta assegnataria di lotti in zona P.I.P. E’ successo che un lotto assegnato a graduatoria è stato girato ad altra azienda priva dei requisiti richiesti. Le delibere che ho individuato dicono che “si prende atto che l’azienda assegnataria ha espressamente richiesto che il lotto uno (…) venga volturato ad altra azienda citata in delibera”. Dagli atti si evince che chi rinuncia non ha nessun legame con chi subentra. Attenzione, se la Ditta CAIO si trasforma in CAIO s.r.l. (come è successo in altre dichiarazioni) con gli stessi titolari e soci, il fatto è nella norma. Diverso è se le aziende assegnataria e subentrante sono guidate da persone diverse”.

“Esistono quindi altri cambi di assegnazione”

“Certo che esistono e sono nella norma, i proprietari o amministratori sono gli stessi, abbiamo ampia documentazione a riguardo, d’altra parte nel nostro sito (http://www.sinistrademocratica-alliste.it/prima.html) pubblichiamo tutti gli atti dell’amministrazione. Nei casi in oggetto la presa d’atto pare essere, nei fatti, uno scavalcamento di graduatoria.”

“Politicamente cosa significa tutto ciò?”

“Intanto voglio dire la frase di rito: lasciamo lavorare la magistratura. Il dato politico ci riguarda direttamente invece. Nelle elezioni del 2011 abbiamo avuto un primato penso nazionale, il centro sinistra ha perso con il 12,75% contro l’ 86,75% del centro destra. Alle ultime politiche la somma dei nostri voti e di quelli del PD superava 24%, e c’è stato un vero tracollo verso il movimento di Grillo. A fronte di un risultato del genere, abbiamo ragione di ritenere che neppure i familiari abbiano votato i candidati alle Comunali. Noi abbiamo letto tutte le delibere e le abbiamo pubblicate e proseguiamo a farlo. Il ruolo del Consigliere comunale è di controllo, è vero, e lo abbiamo fatto puntualmente. Quel risultato elettorale per una lista completamente rinnovata nelle persone con candidati giovanissimi, è stato devastante. I motivi non sono la credibilità dei nostri candidati. Esiste un ampio archivio di articoli in cui denunciavamo atti impropri. Vogliamo dire degli  incarichi chiamati sotto soglia? Si tratta di lavori affidati senza gara perché inferiori ad un tetto di spesa che era di 20.000 euro e che oggi la giunta ha innalzato a 40.000. La legge prevede che si facciano tre telefonate a tre ditte diverse e si assegnino i lavori al miglior offerente. Questo riguarda piccoli lavori, che tuttavia sono molti. Noi abbiamo nostri iscritti che hanno piccole attività ed hanno fatto regolare domanda per essere messi nelle liste delle aziende da contattare, nessuno di loro ha mai ricevuto una telefonata”.

“Cosa c’entrano i sotto soglia con la vostra sconfitta?”

“Penso che fra i 4.500 elettori molti siano “invitati” a votare in un modo o in un altro. Le piccole aziendine che lavorano con l’amministrazione esistono e portano pacchetti di voti”.

“Parliamo di voto di scambio?”

“Tu che ne dici? Vabbè, parliamo di voto controllato”

“Chi controlla gli atti dell’amministrazione?”

“Prima c’era il CO. RE. CO. (Comitato regionale di controllo) che era agile e snello. Ora il consigliere di minoranza dovrebbe adire la Corte dei Conti o il TAR o la Procura pagando spesso di tasca propria i legali e le spese. Ti pare questo il compito di un consigliere comunale? Io interpreto il ruolo del consigliere come controllore e come interfaccia con la popolazione, al resto pensino gli enti preposti. Secondo me questa legge elettorale per i comuni, avendo aumentato a dismisura i compiti della Giunta ha quasi annullato il consiglio comunale. Nei fatti la giunta è “proprietaria” degli atti del Comune. E non c’è solo questo, prima il segretario comunale era nominato dal Ministero degli interni, oggi è chiamato dal Sindaco. La sua carica decade con quella del Sindaco. C’è un legame a filo doppio fra i due. Vogliamo dire poi dei dirigenti? La legge Bassanini voleva separare politica e gestione. Alla prima gli obbiettivi, alla seconda gli strumenti economici e tecnici per farlo. Chi nomina i dirigenti?”  

“E Alliste come sta economicamente?”

“Ancora non sappiamo che fine abbiano fatto gli oneri di urbanizzazione. Una finanziaria di Berlusconi decise che potevano essere utlizzati al 50% per spese correnti anziché per manutenere le strade, fare marciapiedi e fognature e via dicendo. L’amministrazione li usa ovviamente. Sai come li recuperano i soldi per le opere pubbliche necessarie? Con i mutui. Significa che il cittadino prima paga gli oneri, poi paga i mutui per avere i servizi. Una partita di giro a danno del contribuente. Il comune è indebitato per otto milioni di euro e siamo senza servizi primari. Al primo temporale si allaga il paese, però sotto elezioni fanno inutili e dannose rotatorie”.

“Per lo meno non ci sono conflitti di interesse”

“Anche qui siamo al limite, se non della legalità, quanto meno del buon gusto. Su cinque componenti della giunta, quattro hanno a che fare con l’ufficio tecnico e, fra questi, due svolgono attività di progettista e/o costruttore. La legge dice che chi svolge l’attività di progettista non può avere incarichi in urbanistica o lavori pubblici. Cosa significa? Che chi fa il costruttore non può interagire con l’uffico tecnico. Ho denucniato più volte questa anomalia, secondo noi si tratta di incompatibilità bella e buona. Gli assessori progettano, costruiscono e si autorizzano a costruire”.

“E’ situazione diffusa?”

“Altrove almeno la faccia la salvano, qui siamo alla spudoratezza. Ti racconto ancora una cosa, il vicesindaco nella scorsa legislatura era progettista di un piano di lottizzazione privata (che, fra l’altro, stravolgeva quanto statuito nel PRG). Presentò tutto quanto con disinvoltura, a relazionare però mandò un dirigente dell’ufficio tecnico del Comune”.

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