Alicata, Azzolini, Baccini, Bergamini, Bernini, Bertoldi, Biancofiore,
Bocciardo, Bondi, Boniver, Brambilla, Brunetta, Calabria, Caligiuri, Capezzone,
Carfagna, Centemero, Ceroni, Cesaro, Cutrufo, D'Alessandro, De Luca, Dell'Elce,
Di Giacomo, Fazzone, Formichella, Foti, Gioacchino Alfano, Galan, Gelmini,
Gentile, Giammanco, Giro, Gramazio, Laboccetta, Galati, Latronico, Lauro,
Malan, Mantovani, Marinello, Mazzaracchio, Mazzocchi, Mazzuca, Menardi, Miele,
Moles, Munardo, Mussolini, Nicolucci, Pagano, Palmizio, Papa, Pelino, Petrenga,
Pianetta, Possa, Prestigiacomo, Ravetto, Repetti, Rizzoli, Ronzulli, Sarro,
Savino, Sbai, Scarpa Bonazza Buora, Serafini, Sibilia, Squeri, Tommasini,
Vitali. (Ansa).
Sono solo alcuni fra balilla
e federali di Berlusconi che hanno scritto di getto parole di fedeltà suprema
al capo. I prossimi leader investiti (a pagamento?) da Silvio pare saranno
Santanchè la regina del silicone e Brunetta detto il gigante.
I vari La Russa,
Gasparri e compagnia cantando, al grido di “A noi!” hanno accolto con ululati
di gioia il ritorno del padrone. Insomma, tutto come prima (più di prima).
Tutti quelli che volevano le primarie come Alfano, tutti quelli che dicevano
che è ora di cambiare, adesso si prostrano davanti al capo, calano le brache e
porgono le terga perché lui ne faccia l’utilizzo che meglio crede. Disponibili
a tutto come sempre, anche a votare di fronte all’Italia intera che una
ragazzina è nipote di… Putin. Mubarak nel frattempo pare caduto in disgrazia. E
siccome, nonostante le promesse non mantenute come sempre succede in questi
ultimi anni, la legge elettorale non muta, ecco spuntare i traditori di un
tempo, gli Scilipoti per esempio, a mendicare un posto al sole.
Questa è l’Italia, e
non siamo neppure su scherzi a parte, siamo nel luogo più alto della
democrazia, il Parlamento. Gli stessi locali che hanno visto transitare grandi
statisti fino al ’92, poi è stato il tracollo etico, morale, politico. Poi le
mafie si sono insinuate con stallieri prima, con stragi poi. Poi la giustizia è
stata attaccata ad ogni piè sospinto, poi chi ha fondato un partito pagando con
i suoi soldi si è comprato il cucuzzaro intero, parlamentari compresi, gli
stessi che prima dicono “Primarie!!” poi dicono “Silvio mio, ammmmore”.
Ed è uno scempio che
può accadere dove la Democrazia è stata bloccata, esautorata, in presenza di un
governo nominato sostenuto da un parlamento di nominati, da qui al golpe il
passo è brevissimo, esistono anche golpe bianchi, senza forza, senza violenza.
Nessuno ha osato passare per il voto libero e democratico. E nelle prossime
elezioni sarà, se possibile, ancora peggio, rivoteremo con una legge elettorale
che non ci consentirà di scegliere nulla perché questo Parlamento non ha
adempiuto al suo obbligo più urlato: la riforma elettorale. Se è vero che al
peggio non c’è mai fine siamo messi proprio malissimo. Il fenomeno nuovo che si
affaccia, il grillismo, ha una strabiliante somiglianza con il nuovo che avanzò
nel ’92, la lega che prese consensi ovunque senza poi saper fare altro che
conclamare il razzismo, la xenofobia e che portò in Parlamento un
analfabestismo strisciante ed inquietante.
Ci aspetta una campagna
elettorale becera, ci aspettano false promesse tipo quella dell’abolizione del
bollo auto, ci aspetta un lungo periodo oscurantista, comunque vadano le
elezioni la possibilità più probabile pare essere un altro governo simil Monti.
Buone feste a tutti noi.
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