“Gli studenti fanno bene a manifestare il loro dissenso e lo hanno fatto
in modo civile. In alcune sfere
del personale della scuola c’è grande conservatorismo e indisponibilità a fare
anche due ore in più alla settimana che avrebbero permesso di aumentare la
produttività. I corporativismi spesso usano anche i giovani per perpetuarsi”
«La crisi ha colpito tutti ed il campo
medico non è una eccezione. La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il
nostro di cui andiamo fieri potrebbe non essere
garantita se non si individueranno nuove
modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. La posta in palio è
altissima».
Sono due uscite del primo ministro Monti che rappresentano
in estrema sintesi la continuità perfetta con il governo che lo ha preceduto.
Potremmo addirittura parlare di un mostro a tre teste: Berlusconi, Tremonti e
Monti, per comodità parleremo di Tremontisconi. Racchiude infatti i personaggi più supini ai voleri della finanza lecita (e
non lecita ovviamente, visto che le mafie valgono punti di PIL irrinunciabili
per loro. In fondo pecunia non olet).
La libertà di chiamare conservatori i docenti che, secondo Tremontisconi,
lavorano poco è inquietante, non tiene conto del lavoro pre e post lezioni frontali
con i ragazzi, lavoro non retribuito in quanto le correzioni e la preparazione
delle lezioni si fa a casa, la sera, soprattutto non tiene conto alcuno della
professionalità dei docenti stessi. Non esiste per loro alcun meccanismo
premiale. Le parole del premier prestato dalle banche preludono al sogno di ogni schiavo della
finanza: privatizzare tutto, eliminare lo stato sociale, passare alle banche e
alle assicurazioni e a chi crea PIL il potere assoluto.
Per quanto riguarda la sanità è fin troppo ovvio, nonostante le
rassicurazioni pelose del ministro della sanità, come si voglia accelerare
verso la privatizzazione. A fronte delle parole di Tremontisconi è sufficiente
ascoltare Marino quando dice che una protesi all’anca costa, a seconda della
Azienda sanitaria che l’acquista, da 300 a 3.000 euro, le siringhe possono costare 2 euro o 55
centesimi, anche qui a seconda dei criminali che lucrano sulla salute pubblica,
un pasto può costare 10 o 50 euro e si potrebbe continuare. E’ di tutta
evidenza che il valore aggiunto si traforma in mazzette, corruzione e una mafia
strisciante, addirittura eletta. Non è assolutamente un caso la freddezza con
cui è stata accolta dai parlamentari la proposta di Libera, suffragata da una
possente raccolta di firme, per la confisca dei beni ai corrotti, perché la
corruzione altro non è che una mafia istituzionalizzata.
Il problema sanità è
da sempre il prato di pascolo per i peggiori, è merce di scambio per i
governatori che utilizzano il potere in modo improprio ed è il regno dei Tarantini
che navigano con disinvoltura fra
protesi e prostitute offerte al padrone del vapore. Il mancato controllo
centrale su questi criminali è il nodo da sciogliere. Si tratta di un
meccanismo perverso che porta i governanti meno avvezzi alla politica dello
stato sociale a voler ad ogni costo privatizzare, passare la mano e limitarsi a
gestire l’ordinario. Quasi il valore della salute e della qualità della vita
dei “sudditi” non interessasse. E speriamo che Tremontisconi segni un punto di
distacco dal suo predecessore e non ci venga a dire domani “sono stato
frainteso….” Gli italiani non sono poi così imbecilli da non capire quando un
parla, anche se è professore. Se dopo Monti ci sarà Monti (o Passera premier e Monti al Quirinale) non sarà di buon auspicio per la democrazia solidale. Ministresse che piangono mentre
liberalizzano licenziamenti e falciano pensionati al minimo non inteneriscono
neanche un po’, anche se sfoggiano inglese fluente quando chiamano i ragazzi
“choosy”. Per lei i pensionati sono, forse, “Superfluous junk”.
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