Il punto sulla vicenda “Costa Dei Cafari” a Nardò.
Come avevamo anticipato in altro articolo il progetto
faraonico prevede una lottizazione selvaggia per la costruzione di cinrca
200.000 metri cubi di parallelepipedi in cemento nella zona a ridosso di Porto Selvaggio.
Vediamo chi sono gli attori di questo dramma:
Sui 168.686 metri quadri di terreno 106.339 appartengono a
due ditte napoletane:
La SOCITUR srl che ne detiene 74.156 e la ANTALE snc con
32.183.
Le due imprese hanno un capitale sociale complessivo di poco
più di 15.000 euro, in particolare:
ANTALE Snc
Amministratore Napoletano Alessandro, soci: Napoletano Antonio e Riselli
Marcella. Le loro quote societarie sono di 10.000.000 di vecchie lire a testa
pari a 5164,27 euro per un totale di 15494 euro.
SOCITUR srl Amministatore unico : Pone Carmine (già sindaco
di Sant’Anastasia, poi dimissionato dai suoi consiglieri che non approvarono il
bilancio.)
Soci: RIselli Marcella (toh, un cognome già sentito in
Socitur), Parisi Alessandro, Napoletano Antonio (toh, un altro cognome noto)
Covino Rosanna, Vela Domenico e Raucci Francesco.
Il capitale sociale complessivo è di € 10.920-
La socitur denuncia zero dipendenti.
Questi signori detengono una quota imbarazzante di terreni
per il loro peso economico, sarà molto interessante capire: da chi, come e
quando sono stati acquistati, soprattutto se sono stati pagati per contanti e
se sono stati interamente pagati. Staremo attenti a quel che succederà in
futuro, la cosa incuriosisce sempre più. Al momento una cosa è certa, i campani
amano il Salento al punto di volerlo acquistare a pezzi. Già alcuni tentativi
sono stati bloccati da indagini passate. Si parlava di aziende non proprio
limpide e altre amenità. Veramente vogliamo riminizzare tutto quanto? L’amministrazione
comunale di Nardò che ne dice?
Bravo Gianni,
RispondiEliminail tuo lavoro di informazione è prezioso.
Andrea
P.S. Non lo permetteremo mai!
Andrea Padova
Si... Molto utile, le mie ricerche non hanno fruttato cosi bene. Sei molto bravo
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