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lunedì 23 luglio 2012

23 luglio 1903 nasce il cono gelato


Il 23 luglio 1903, Italo Marchioni, originario del Cadore, brevetta il cono wafer per gelato a Washington D.C. con il numero:  746971.
Il cono gelato subirà cambiamenti nel tempo, ma rimane ancora oggi insostituibile.  
“Marchioni, gelataio di professione, lamentava la perdita di troppi bicchieri in vetro che utilizzava per servire il suo gelato, in parte si rompevano, molti venivano, più banalmente, rubati. Così creò una cialda in cui servire la prelibatezza tutta italiana. Altri, decisamente meno accreditati,  imputano l’invenzione al pasticcere siriano Enrst Hamwi il quale, vendendo “galabia” (una pasta croccante pressata a caldo e cosparsa di sciroppo), pare ne arrotolasse una a forma di cono per soccorrere un amico gelataio in crisi di contenitori. Per scontati motivi di campanilismo, oltre che per la presenza di un brevetto,  sosteniamo il Marchioni. Anche perché il gelato è una nostra specialità. La storia racconta che fu Caterina Dè Medici ad introdurre in Francia la prelibatezza di gelato servito su ostie di pane. Un contenitore commestibile ante litteram.  Quindi chi meglio di un italiano poteva arrivare ad una trovata tanto geniale?” (Da: Salvatore Napoli Leone – Genio in terra d’Otranto – Ed. Lupo  e fondaz. Terra d’Otranto).
 In particolare a Nardò, Salvatore (Totò) Napoli Leone riuscirà a fabbricarlo con sistemi innovativi per l’epoca, siamo nel 1949, da poco è finita la guerra e l’energia elettrica ha costi proibitivi, Totò riesce ad alimentare i suoi macchinari con il gas metano.  

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