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domenica 3 giugno 2012

Sylycon list


Giusto per mettere la mani avanti, in permanenza di questa legge elettorale e senza possibilità di dare preferenze non andrò a votare. Non voglio essere complice  dell’elezione di una Binetti qualunque o di uno Scilipoti, e se sbaglio a dare una preferenza mi assumerei ogni responsabilità senza dover tornare a maledire il Veltroni di turno.
Detto questo annoto le novità in politica. Un interessante articolo di Fabrizio d’Esposito su Il Fatto Quotidiano dice come il 55% degli italiani giudichino ormai da rottamare i vecchi partiti, anche in presenza di eventuali (sia pure improbabili) iniezioni massicce di volti nuovi. A fronte di questi cambiamenti pare probabile la presentazione di liste civiche a destra e a sinistra a sostegno di quel che rimane della vecchia nomeklatura. Per la sinistra si fanno molti nomi, da Alba, a Saviano, a Flores D’Arcais, a Emiliano, per passare attraverso Landini e la FIOM (bizzarro un sindacato/partito).
La novità veramente interessante pare invece essere l’operazione lifting di Berlusconi e compagni. A fronte di uno scioglimento del PDL in più rivoli, il cavaliere ha pensato di rifarsi lanciando liste civiche, una delle quali potrebbe far capo alla Santanchè e alla Brambilla. SI è posto il problema del nome. “Operazione Lifting” pare non solo inevitabile, ma anche opportuno. Sembra ci abbiano pensato molto: “Operazione belle” non era possibile in quanto  l’evidenza è davanti a tutti “sarebbe come dire che La Russa è un adone” pare abbia detto Cicchitto. Si era pensato a una “Lista moderata” poi hanno assistito all’ultima uscita della Santanchè in TV. Si è valutata la possibilità di “Lista civica auto/reggente” in memoria delle apparizioni maliziose della Brambilla tuttavia, Santanchè ha posto il veto rilanciando con “Sylicon parlament” e lo slogan “più silicone per tutti”. A mettere tutte d’accordo è arrivato Bondi, vista la qualità che le accomuna tutte quante il nome scelto “lifting” pare il più appropriato. Con il risultato di ottenere cospicui finanziamenti da parte dei chirurgi estetici che avrebbero in parlamento un ampio catalogo vivente. L’unico professionista a non esserne felice sembra sia quello che ha tentato di rifare la Santanchè, interpellato ha detto ai colleghi: “Provateci voi a renderla almeno passabile”.

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