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sabato 2 giugno 2012

Davanti alla prefettura di Lecce


Erano molti i lavoratori davanti alla Prefettura martedi mattina, con le bandiere di tutti i sindacati, forse sono prove di unità sindacale. I segretari generali sono stati ricevuti dal Prefetto per parlare degli ammortizzatori sociali che da dicembre saranno senza fondi. Mentre aspettavano, i lavoratori hanno più volte occupato la strada bloccando il traffico. Immediati si innalzavano cori di clacson, tipico exploit salentino che dovrebbe avere, negli intenti di chi lo pratica, la magica proprietà di liberare le strade. Non è raro al semaforo, nel giro di un secondo dallo scatto del verde, che da dietro arrivano suoni di varie tipologie e tonalità. Devo constatare un effetto Pavlov diffuso, io, pedone, mi fermai al rosso, l’attempata signora in prima fila con la 126 bianca aspettava lo scatto del suo verde, non appena è successo, lei ingranò rumorosamente la prima, suonò il clacson e partì. Sublime veramente.
Comunque davanti alla Prefettura qualche automobilista, soprattutto donna, si inalberava veramente. 
Due in una Panda bianca, la guidatrice pigia ininterrottamente, quanto inutilmente, il clacson, la passeggera scende arrabbiatissima dicendo parole rese incomprensibili dai rumori della sua amica, appena cala un minimo di silenzio una lavoratrice le dice “siamo qui per difendere il posto di lavoro” la risposta è stata secca e senza possibilità di replica: “sono problemi vostri, risolveteveli”. Brutta sede per pronunciare quelle parole, i fischietti superarono i clacson.
Poco dopo un’altra signora inizia ad inveire pigiando il suo rumorosissimo clacson, l’auto è una Kya blu. Il blocco, che di solito si scioglieva di tanto in tanto per far scorrere il traffico, di fronte alla signora telefonante e clacsonante si ferma definitivamente. Ci pensano i vigili urbani bloccando il traffico in arrivo a permettendo l’inversione di marcia ai bloccati. Appena la signora in Kya si muove per andarsene  parte un sonoro e vigoroso applauso.
Sono rimasti solo i filobus a passare, gli unici mezzi che non possono avere strade alternative, se non ci sono fili appesi per aria diventano inquinanti e rumorosi carrozzoni.  

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