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venerdì 1 giugno 2012

Gioco e pubblicità ingannevole


La notizia era su tutti i giornali di domenica scorsa: Lecce, vinto un milione di euro con un gratta e vinci.
Mi pongo il problema di capire se è una notizia o meno. Tutti telefonano al venditore del biglietto fortunato per sapere, per informare, per gioire, pacche sulle spalle per la dea fortuna che bacia il Salento. Nessun giornalista probabilmente chiederà: “Scusi, quanto si è perso negli ultimi mesi?” Non si chiederà perché è considerata una non notizia. Le ludopatie in Italia sono in forte aumento e, a fronte degli incassi lauti per lo Stato, le spese per curare i malati sono a carico delle regioni. Questo è un dato, tralasciamo, al momento, i discorsi sul gioco minorile consentito in alcune sale gioco e sul riciclaggio che passa attraverso le sale  gioco d’azzardo legalizzato, ampiamente denunciato da Libera. In ogni rivendita di biglietti della fortuna compeggia la scritta: “In questo esercizio sono stati vinti … Euro” la legge non prevede, come succede per le sigarette che recano scritte funeree, anche l’indicazione di quanto si è perso.

Chi vince e chi perde con i gratta e vinci? Ogni gioco d’azzardo deve essere autorizzato dal Ministero, i dati che riportiamo riguardano un’autorizzazione del 2005:

“IL  MILARDARIO” autorizzato con Gazz. uff. 14/9/2005
Biglietti stampati 30.000.000, costo: 5 €  cad.
Incasso complessivo: 150.000.000 € che generarono “vincite” per 105.000.000 €

In particolare:

Il 61,5%  dei biglietti perde. 
Il 28,7%  vince 5 euro . (40.000.000 €) – , il costo del biglietto, quindi non vince nulla.

Come si vede il 90,2% DEI BIGLIETTI NON VINCE NULLA
Dei 105.000.000 di euro spacciati come vincite, in realtà lo Stato ne redistribuisce 65.000.000 al netto dei premi da 5€.

La notizia in questo caso, visto l’impatto sociale del gioco d’azzardo, dovrebbe essere -  Il MILIARDARIO: Persi in Italia 40 milioni di Euro. La pubblicità che trae in inganno recitava invece: Con Il MILIARDARIO premi per 105 milioni di euro.







1 commento:

  1. ho sempre sostenuto che ho risparmiato molti soldi per non aver giocato mai,partendo dal presupposto pessimista che non avrei vinto.Se invece parto dal presupposto che potrei vincere, posso affermare che sarei andata in pari...Ed allora , tanto vale, che utilizzo subito i soldi che ho per altre cose.

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