Girovagando si legge e si impara.
“Il mio impegno è per la vita” dice una bionda candidata. Slogan che non
ammette repliche, chi oserebbe dire il contrario? Immaginate “il mio impegno è
per la morte?” Che si tratti di un’antiabortista? E se fosse una cardiologa? E
se invece avesse al primo punto del programma la lotta al tabagismo? Uno slogan
così è un po’ come il partito “Democratico” o il “Popolo della libertà”, un
vulnus per chi non è di quei partiti, una volta si era anticomunisti, ora chi è
antidemocratico? O contro le libertà? Mah!
Passiamo ad altri comitati, due
categorie se la battono: chi scrive
“L’esperienza al vostro servizio” è solitamente anziano, gli altri scrivono più
o meno tutti “I giovani nel mio progetto”.
Poi ci sono gli estemporanei:
“Impegno, passione, arte e cultura” (sic), manca la ricetta per la carbonara e
c’è quasi tutto. O ancora “Una sfida in Comune: semplicemente donna” roba da
disfida di Barletta al femminile? Programma
sintetico, quasi criptico!
C’è anche chi ci mette annema e
core con richiami evocativi alla canzone partenopea “Lecce nel cuore, il futuro nella mente”. A
dirlo, nella fattispecie, è chi voleva monetizzare vendendo una scuola materna,
ognuno ha la sua idea di futuro, in fondo.
I cinguettatori di facebook continuano
a gorgheggiare a botte di manifesti: “Il vostro consenso la mia forza” e il suo
interlocutore ribatte con: “Sempre…Vero” (sic) Firmato da una fiamma tricolore
di almirantiana memoria.
C’è anche “L’amico di sempre” e questo è bene. Amico di
chi? Mio? Nostro? Degli amici?
Il candidato che lavora tiene in
mano una pennellessa per imbiancare chissà cosa, è vestito con giacca e
cravatta. Ricordo mia mamma che vedendo in TV pubblicità di detersivi per
piatti e signore indaffarate in tailleur e
mani laccate, affusolate e belle diceva “quella di piatti ne lava
pochi”, il candidato pennellatore per farsi capire dagli elettori statunitensi,
che notoriamente affollano i seggi elettorali, sfoggia la conoscenza delle
lingue e scrive “Work in progress”. Invitiamolo a imbiancare il soggiorno
vestito come sul manifesto, rideremo molto. A proposito, dal dialetto
all’inglese, forse non hanno ancora capito che siamo in Italia?
Poi ci sono le “Posizioni
decisive” (sic) opperbacco, questa si che piace, una frase rotonda rotonda
(importante è che le posizioni abbiano le giuste misure, per non doverle rifare
tutte).
E non manca la risposta colpo su
colpo, ricordate quei manifesti
preelettorali con un ragazzo e una ragazza che dicevano “io ci sto, tu ci
stai?” erano senza firma (quindi del PD) ed incomprensibilmente ammiccanti,
abbiamo scommesso se si trattasse della pubblicità di nuovi profilattici
piuttosto che di una campagna Trenitalia che annunciava più posti a sedere, poi
si è disvelato l’inghippo. Ora c’è una candidata che scrive papale “in campo
con tutti”. Toh, beccatevi questa!
Al momento chiudo con l’inno al
passato regime, da “taci il nemico ti ascolta” si è passati a: “Un ascolto al
Comune”.
Fine della prima puntata, aspetto
di leggere le plance, scommetto che ci sarà molto da imparare.
P.S. - Qualcuno ha capito chi di loro asfalterà le strade e farà le piste ciclabili?
P.S. - Qualcuno ha capito chi di loro asfalterà le strade e farà le piste ciclabili?
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