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venerdì 9 marzo 2012

il PD caccia i no TAV dal partito


Il segretario regionale piemontese del PD, On. Gianfranco Morgando ha dichiarato: «Il giudizio del PD sulla Tav è noto. Abbiamo sempre detto che le opinioni contrarie sono legittime, ma che occorre rispettare le decisioni prese. Anche oggi autorevoli esponenti del partito hanno ribadito la loro difficoltà a convivere con chi non riconosce la legittimità di quell’opera. È in corso la campagna di tesseramento 2012: io credo che spetti agli organi competenti una valutazione definitiva sull’opportunità che queste persone restino dentro il PD»… In sostanza nel partitone possono entrare e uscire liberamente: 

  • quelli che sono contro l’aborto, 
  • quelli che vogliono le alleanze con la destra, 
  • quelli che si chiamano Veltroni. 
Ma deve essere assolutamente vietato l’ingresso a chi contesta un’opera  utile alla malavita organizzata per fare quattrini, e dannosa per l’ambiente. E comunque, a prescindere dalle valutazioni sulla porcata TAV, la domanda agli esponenti del pedde è questa “il centralismo democratico è vivo, morto, agonizzante o che altro?” E poi dovete solo ringraziarli i no tav, non ci fosserro stati loro avreste dovuto mandare un emissario al cortelo delle FIOM. Invece il partito di governo (Monti) è salvo. E se l’alleanza prossima ventura si chiamasse “di centro?”, così, giusto per togliere quel fastidioso “sinistra” che fa venire l’orticaria a Letta e Veltroni. 

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