Carlo Salvemini e Lecce 2.0dodici escono dal chiuso delle Cantelmo per andare in strada. Fuori è decisamente meglio. Si parla con le persone che stanno, la città si vive camminandoci dentro, i problemi si vedono calpestandoli. Soprattutto la campagna elettorale ha necessità di un confronto diretto. Carlo è partito per tempo ed ha preparato il terreno per le primarie e soprattutto per scardinare il governo straccione delle destre che Lecce non merita. Le vicende legate al filobus, a via Brenta e al disavanzo che le amministrazioni hanno causato saranno complesse da affrontare e risolvere. Tuttavia la prima fatica deve essere rivolta proprio ai bisogni e alle necessità dei cittadini. Lecce deve essere una città vivibile, ciclabile, pedonalizzata. Non deve terminare con il centro storico, ma deve portarne la bellezza fuori da Porta Rudiae e dalle altre porte. Questo è il senso del cammino che partirà sabato e proseguirà fino alle primarie che saranno un nuovo inizio di programmazione per una nuova e illuminata amministrazione.
Gli appuntamenti:
Oggi, sabato, alle 16.30 presso il salone parrocchiale della Chiesa di
Santa Maria dell’Idria.
Una
camminata di quartiere, tra gli abitanti. Per vedere insieme a loro e
raccogliere le cose più importanti con chi le vive ogni giorno e scambiare
osservazioni, problemi, idee, ricordi, speranze. Per un flusso di informazioni
continuo, ricco di spunti e confronti. Che si conclude con un focus di
partecipazione nello spazio antistante Porta Rudiae.
Domenica alle ore 9.00 dal Liceo artistico di via Vecchio Copertino camminando
per toccare i punti più significativi della proposta progettuale.
Lunedi alle 18 sempre nel salone della Chiesa di Santa Maria dell’Idria. Per
la consegna ai partecipanti interessati di un report conclusivo di questa prima
esperienza.
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