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domenica 5 giugno 2016

Piazza Mazzini a Lecce, vietata a pedoni e ciclisti.






Nelle due immagini sopra vediamo Piazza Mazzini a Lecce poco prima della partenza del Rally del Salento, nell'altra una piazza di Trieste pedonale e ciclabile. E' del tutto evidente la filosofia che guida le scelte delle amministrazioni, potremmo definirle sane o malate a seconda di dove si indirizzano. 
Sono con ogni evidenza malate quelle dell'amministrazione guidata dal querelator cortese (al secolo Paolo Perrone) di Lecce, portare e trattenere il traffico in centro città, addirittura costringere i cittadini a sopportare non già ondate di turisti, piuttosto i boati dei motori che sgasano e i loro effluvi per avere in centro città la partenza e l'arrivo di un rally è come trasformare Piazza Sant'Oronzo in un parcheggio. Accidenti, ma quella piazza è già per metà parcheggio, in gran parte riservato agli ospiti di un noto cinque stelle lì accanto. 
Poi ci sono le scelte sane, quelle dell'aria pulita, del silenzio, dei bimbi che giocano. 
Certo, si dirà che una manifestazione come il rally si risolve in tre giorni,    non è questo il problema, avere quelle auto in centro è esattamente come trovarsi al mattino delle scritte su un monumento storico e prendersela con i criminali che le hanno fatte, in fondo in un'ora di lavoro si cancellano. 
Comunque annotiamo che Piazza Mazzini è un parcheggio permanente a pagamento, non solo per due giorni, ma 365 ogni anno. Ben venga dunque il referendum cittadino per cui si stanno raccogliendo le firme per eliminare il traffico dal centro storico. Quel che l'amministrazione non vuol comprendere i cittadini potranno urlarlo ad alta voce. 

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