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domenica 26 giugno 2016

Alessano un giorno d'estate



Alessano: portale del cimitero dedicato a Tonino Bello
Ad Alessano, il paese di Don Tonino Bello, una mattina d'estate.
Caldo torrido, forse il primo della stagione. Ogni tanto un alito divento' forse tramontana-
Seduto sulla scalinata della chiesa all'ombra, sto con altri anziani. Chi arriva saluta educatamente. Uno ha la voce di Aldo Fabrizi, " buon giorno, si gode il sole?" Chiede, "mi godo l'ombra, buongiorno a lei". Poi parla in dialetto stretto con i suoi amici, complici d'ombra. Passeggio in un meraviglioso centro storico: Palazzo San Giovanni, XV secolo, la facciata a punta di diamante come quello di Ferrara e forse un solo altro in Sicilia, Palazzo ducale, anche lui XV secolo. Il barista mi dice che il San Giovanni è stato acquistato da un Belga, “uno dei fondatori della Dreher”. Penso “meno male che non l’ha comprata un inglese,  ora sarebbe  il palazzo di un extracomunitario. Camminando vedo i resti di due veri e proprio stupri: una porta viola in una corte e in una viuzza antica e bella l’insegna immensa dello juventus club. Mah.
stupro del paesaggio
Balcone
Fa caldo, neppure qualche alito di vento riesce a placarlo. Mi risiedo sulla scalinata della chiesa, arriva un signore più o meno della mia età con un po’ di tatuaggi ed un patetico codino che gli scende dal cappello.  Con un altro parlo un pò, ad Alessano si è appena votato “ha vinto il migliore?” oso chiedere, “no, ha vinto il PD come sempre, tutti comunisti qui, io sono del movimento cinque stelle, avremmo fatto risparmiare soldi al comune e l’avremmo reso più virtuoso, pazienza”. Già, pazienza. Passo al bar a prendere un caffè, anche lì una bandiera grillina, ha perso anche il barista forse, infatti è un po’ cupo, il caffè è buono, per carità, però almeno un sorriso…
Torre dell'orologio
Tornando verso l’auto, rigorosamente parcheggiata al sole e con una temepratura interna vicina ai 70°, vedo un bel palazzotto antico, mi fermo a sbirciare la corte,   immediatamente mi si avvicina il signore che stava fumando una sigaretta lì vicino (così è il Salento) e mi chiede “le piace?” ovviamente rispondo che è bello, allora mi spiega che un tempo era dei preti e che nei sotterranei c’erano pure le prigioni, dentro è affrescato “bello, ma è in vendita, avessi i soldi lo comprerei, gli eredi non ne vogliono sapere più nulla”. Non ho capito se era il mediatore di immobili, un vicino disinteressato o che altro. Pi mi ha spiegato che mancano i cestini per la carta in strada, che l’amministrazione non fa molto per il paese e cose simili.
Palazzo san Giovanni
Ad Alessano ero già passato qualche anno fa in due pezzi in queste pagine:
Allora provocai un’interrogazione al sindaco, ancora ricordo la vigilessa bionda….


  

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