Lettera aperta agli
amministratori leccesi.
Illustrissimi illuminati
amministratori,
leggo con costernazione le
critiche di alcuni cittadini, addirittura di un gruppo dell’opposizione che non
collabora al bene comune della città di Lecce,
che denunciano la meravigliosa colata di candida plastica (Il prelibato
pvc) in Piazza Sant’Oronzo. Certamente non colgono, gli ipercritici, la
genialità dell’operazione che potremmo
chiamare “nascondi per farli tornare”.
Le migliaia di turisti che affollano in
questi giorni la città., arrivano dalla ormai arcinota Piazza D’Uomo, fanno lo
slalom fra le auto parcheggiate con notevole beneficio per le loro
articolazioni che giovano di una salutare ginnastica, quindi girano attorno alla piazza, fra salumi e
bottiglie di liquore (a proposito, notiamo la gravissima mancanza dei famosissimi
coglioni di mulo che ci hanno fatto sognare nelle passate edizioni) ed è loro
negata la visione della piazza nel suo insieme. Avete nascosto anche il mosaico!!!
E’ questo il colpo di genio, fare in modo che i turisti, per vedere il tutto
nel suo splendore, debbano ritornare, con doppio beneficio per le casse
comunali e dei commercianti.
Se vedono tutto in un colpo poi
non tornano mica più. Ditelo al prossimo consiglio Comunale. Fatelo sapere ai detrattori della vostra
politica turistico ambientale.
Mi chiedo come si fa a non
comprendere che la candidatura a capitale di cultura non passa attraverso
l’esistente fatto di vecchie pietre, ma nel creare sempre nuove aspettative. In
questo senso plaudo all’iniziativa del privato che, sulle effigi che ritraggono
Santa Croce , alle spalle delle candide bancarelle, ha messo in bella evidenza
la sua offerta di olio d’oliva. Subliminale messaggio “compre cinque litri
d’olio e puoi portarti a casa un fregio della chiesa”.
Mi si consentano alcuni
suggerimenti per il futuro prossimo, in attesa della designazione a capitale di
cultura.
Via Vittorio Emanuele II° sembra decisamente triste, occorre farla
rinascere, partendo dal presupposto che le auto in centro sono vitali,
suggerirei di dotarla di un soppalco per tutta la sua lunghezza che serva da parcheggio rialzato, a piano
strada si studino gazebo di misura adeguata a consentire il transito veicolare.
Questo eviterà al turista di guardare sempre in alto e al leccese DOC di
parcheggiare in pieno centro, come
desidera ardentemente.
Analoga soluzione si potrebbe
adottare in Via Rubichi dove gli spazi vuoti sono inquietanti, si verrebbe così
creare una ideale continuità con arredo omogeneo in plastica bianca che è in
tinta con la pietra leccese che, per dirla tutta, è obsoleta. Anche qui si
preveda un parcheggio rialzato in grigliato metallico che consenta alla luce
diurna di penetrare.
Piazzetta Sigismondo
Castromediano potrebbe ospitare un parcheggio multipiano con rampa elicoidale
esterna che abbellirebbe il tutto rendendo vivace la staticità di quel luogo
desolato. Qui invece dei gazebo singoli vedrei bene un padiglione unico a
disposizione degli autosaloni. Una sorta di fiera dell’auto perenne.
Altro nodo cruciale è via Umberto
Primo. La facciata di Santa Croce come ideale sfondo per acquisti, nei consueti
gazebo in plastica, di souvenir inneggianti alla cultura locale: tarantole in
moplen, ballerine di pizzica semoventi in metallo antiruggine, mozzarelle decorative in finta pietraleccese,
tarallucci di creta e via dicendo.
Vista l’ampiezza della piazza si
potrebbe prevedere una pista per minikart che,
passando per i Celestini, arrivi alla villa comunale tramite apposito
sottopasso in Viale xxv luglio. Provate con queste proposte,
vedremo se le opposizioni oseranno contestare.
Cordialmente saluto.
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