11 ottobre 2013: Il
Fondo Monetario Internazionale (FMI) dice chiaro e tondo che l’Italia è sotto
sorveglianza. Occorre controllare l’evasione dell’IVA dopo il rincaro,
allargarne la base di imposizione, soprattutto, dice, è indispensabile l’IMU
sulla prima casa che è “attraente” (sic). Al di là della constatazione ci
stanno dicendo che l’Italia che l’Italia è alla canna del gas, tutto quello che
è stato fatto fin’ora non ha alcun valore e il rischio fallimento è alle porte.
Le conseguenze immediate di un eventuale fallimento saranno il non pagamento
degli stipendi per i dipendenti pubblici e il blocco di ogni servizio
sociale. La Grecia è vicinissima.
14 Ottobre 2013: legge
di stabilità – E alla fine il signor Letta l’ha fatta. La legge di stabilità
(un tempo si chiamava finanziaria) è bella e pronta. In estrema sintesi
possiamo dire che all'abolizione dell’IMU per tutte le prime case, dal
monolocale senza riscaldamento e con bagno in cortile alla villa di Arcore con
piscina e mausoleo privato, alla faccia della progressività fiscale, è seguita
la TRISE che è una tassa che somma l’IMU alla tassa per i rifiuti e quella per
i servizi. Un tempo c’erano quei signori con il tavolino e tre carte: “carta
rossa vince, nera perde. Dov'è la rossa? Rosso vince nero perde, la rossa non è
qui.... Carta rossa vince, nera perde...Oplà, signore lei ha perso”. Oggi c’è
il gioco delle tre tasse “IMU vince, IMU perde, dov’è l’IMU? Non c’è più, però
c’è TRISE”.
23 ottobre 2013: Rosi
Bindi è stata eletta presidente della commissione antimafia. La scelta ha fatto
inalberare il PDL che minaccia di non frequentare la commissione stessa. Vuoi
vedere che il partito di Berlusconi ha accettato i suggerimenti di Dell’Utri
che si è consultato con la figlia di Mangano? Comunque la Bindi non piace
perchè “è esageratamente polemica e non è super partes” così ha detto la
candida Gelmini in TV. L’alternativa suggerita dalla candida stessa
è la Santanchè. Che sarebbe come proporre lo strangolatore di Boston ad aiutare
le signore a indossare collier.
E che stiamo
scivolando verso il quarto mondo lo dicono le scelte etiche dei nostri
governanti. Leggiamo che il Presidente dell’Uruguay, Pepe Mujica, è riuscito a
far passare alla Camera una legge che rende legale la produzione e vendita (1
dollaro a grammo) della marijuana. Questo per togliere il monopolio alla
criminalità organizzata, controllare la produzione e prendere atto della
realtà. In Italia invece ci pensa Giovanardi a mandare in galera i piccoli
spacciatori, anziché le multinazionali della mafia ovviamente.
Germania,
Brasile, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Giappone, Russia, Cina. Cosa manca?
Manca l’Italia! E’ la nuova composizione del G8 dopo l’espulsione dell’Italia
che è nona, in attesa delle economie emergenti India e Canada che la manderanno
all'undicesimo posto. Vent'anni di governo illuminato e di politica dotta e
colta hanno prodotto questi risultati. Altri cinque anni l'uscita dell’Italia
dal mondo evoluto sarà completata. Darwin la chiamerebbe controevoluzione.
E veniamo a cose più
vicine a noi. Nel 1174 il Barbarossa assediò Alessandria per lunghi mesi. La
città era stremata, non c’era più nulla da mangiare. Fu il colpo di genio di
Gagliaudo Aulari, umile contadino, a sbloccare la situazione, prese tutto il
frumento ancora a disposizione e lo diede da mangiare alla sua vacca magra ed
emaciata. Presto l’animale ingrassò e tornò in forma smagliante, allora la
liberò fuori le mura, il Barbarossa e i suoi, costernati dal fatto che gli
alessandrini avessero ancora grano per nutrire le vacche, lasciarono perdere
l’assedio e se ne andarono. A Lecce qualcuno deve aver letto questa leggenda e
deve averne fatto tesoro, quel cartello in bella vista sulla porta dell’ex
convento barocco dei Teatini, in pieno centro storico, dice “bagni pubblici”.
Un messaggio chiaro per chi dovrà decidere sulla scelta della capitale mondiale
della cultura: “Noi questa catapecchia la usiamo come cesso
pubblico, immaginate cosa abbiamo a
disposizione...”
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