Il mondo strambo della politica ce ne riserva di ogni
colore. Dice l’ISTAT che siamo alla frutta, la cosa però è solo un eufemismo,
infatti se ne compra sempre meno, ormai si risparmia anche sul cibo. Non a caso
il dibattito sugli organi di informazione e in parlamento è centrato da mesi
sulla situazione. Ma no, non quella, si parla solo di come salvare il culo a un
fuori legge. Però il dato esiste ed è
inquietante. Da questo punto di vista alcune misure, pur nobili nell’intento,
sembrano solo banali. Che senso ha vantare una legge che detassa le aziende che
assumo a tempo indeterminato i giovani se le aziende stesse sono alla canna del
gas? Chi assumerà chi? Se non ripartono i consumi, se non si consente alle
persone non solo di sopravvivere, ma di respirare con un minimo di dignità,
sarà tutto inutile.
Ma è strambo davvero il mondo della politica, una parte del
governo vanta e si bea dell’abolizione dell’IMU. Poi veniamo a scoprire che i
comuni sono costretti ad aumentare la tassazione locale. Poi stiamo assistendo
ad una pantomima epocale sull’aumento dell’IVA che ci sarà, non ci sarà mai, ci
sarà forse. Poi ascoltiamo il commissario europeo in visita pastorale ai
sudditi italici dire che il 3,1 non è il 3% di sforamento (pare che a queste
parole Letta abbia detto “accidenti, mi hanno scovato”) e che saremo di nuovo
nella lista dei cattivi entro un paio di mesi, giusto per Natale, per capirci
meglio, quando tutti sono più buoni. Quindi che succede? Per avere tolto l’IMU
a tutte le prime abitazioni, ecco che aumentano tutto l’aumentabile. Sarebbe
stato sufficiente elevare la franchigia da 200 a 400 euro per assicurare a
tutti coloro che hanno un appartamento o una casetta normale l’esenzione dalla
tassa, invece no, per i castelli e le ville di Arcore che sono prime case la l’ IMU la pagheranno i cittadini tutti con
l’aumento dell’IVA. La pagheranno anche coloro che sono in affitto, anche
quelli che si sono visti negare un mutuo dalle banche. La casetta è come la
fabbrichetta in fondo. Ah, ricordiamo che fra le prime misure del governo
attualmente in carica (quello guidato da Letta sotto dettatura di Brunetta che
ogni volta sale sullo sgabello) ci fu un abbattimento della tassa di possesso
per le barche dei ricchi. Cosa si deve fare per sopravvivere, accidenti!
E mentre il Papa Francesco (solidarietà ed ammirazione anche
dai non credenti) apre le sue porte ai gay, ai divorziati e alle donne che
hanno abortito, nel Parlamento della Repubblica italica (nata dalla Resistenza)
ci si scanna per salvaguardare leghisti e razzisti di destra dal reato di
omofobia che per loro (evidentemente) non è proprio un reato, è uno sberleffo
da punire con una pacca sulla spalla.
E il PD, in tutto questo sfracello parla, parla, parla…. Di
Renzi.
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