Ricevo e pubblico
Agli Organi d’Informazione
Oggetto: Grotta dei Cervi – salvaguardia e fruizione RV3D
Riccardo Rella |
Salento: scrigno di cultura, arte e
natura. Ne è esempio emblematico la
Grotta dei Cervi di Porto Badisco: a ben 43 anni dalla
scoperta, però, il complesso preistorico rimane, ancora ed incredibilmente
sconosciuto alle masse, segno che il tanto parlare e le scelte politiche
fin’ora operate non hanno sortito alcun effetto. Eppure il problema della
salvaguardia e della fruizione della prestigiosa Grotta dei Cervi è nel cuore
dei salentini e dei pugliesi tutti.
E’ consapevolezza, ormai diffusa, che
il sito preistorico di Badisco debba conservare per sempre la sua identità e
selvaggia bellezza, senza stravolgimenti ambientali o eventuali imitazioni
sintetiche del tutto estranee al contesto e lontane da qualsiasi realtà
speleologica. All’uopo presentai, già nel 1998, in conferenza
stampa, alle Autorità, Università ed Istituzioni competenti una idea-progetto
di fruizione della Grotta tramite la Realtà
Virtuale 3D, all’epoca già esistente, ad effetti spettacolari
ed avvolgenti, perfettamente funzionante e mobile. Si pensi che il Coordinamento
SIBA dell’Università del Salento ne ha iniziato la realizzazione a partire dal
2003! Anni di ripetuti interventi in
Grotta e ripercussioni sul delicatissimo
microclima e paleosuolo. La tecnologia, ora, ci permette di andare ben oltre: la RV 3D, divulgata, anche, tramite le applicazioni
per iPhone e iPad della Apple, quando sarà realizzata dal Comune di Otranto,
così come, dal sottoscritto sollecitata e presentata, in data 28/12/2012,
insieme al Presidente de “La
Salle ” (International Team Photo 3D) alla presenza del Sindaco,
dott. Cariddi, del dott. Bianco della Soprintendenza Archeologica di Lecce e
del dott. Giangreco della Soprintendenza ai Beni Monumentali e Paesaggistici,
promuoverà la conoscenza del Territorio, con notevole richiamo turistico e
consequenziale ritorno economico.
L’idea è quella di strutturare con le
“app” dei percorsi pluritematici nel contesto culturale salentino, atti a
stimolare la curiosità e la meraviglia di chi, navigando in internet, potrà
sapere dell’esistenza a Badisco del “Santuario della Preistoria”, osservarne la
conformazione, ammirarne le pitture unitamente ai reperti archeologici che,
rinvenuti all’interno della Grotta, purtroppo, giacciono ancora, sin dal 1970, dimenticati
nei sotterranei di qualche Museo. A riguardo, facendomi portavoce del grande
rammarico della signora Albertini, vedova di uno degli scopritori, provvidi a
presentare, già nel 2011, a
nome di SpeleoTrekkingSalento, una richiesta indirizzata alla Procura della
Repubblica, mirata alla salvaguardia del prestigioso sito e dei numerosi
reperti archeologici (a detta degli
scopritori, centinaia di cassette di materiale portate via “a camionate” dalla
Soprintendenza) che aspettano di ricevere l’opportuna visibilità con la
sistemazione in qualche prestigioso
contenitore culturale, quali il Castello di Otranto o altre strutture idruntine.
Il mio appello è che la crescita del
Salento passi attraverso la valorizzazione dell’esistente: dalle masserie
fortificate alle cripte bizantine, dalle peculiarità paesaggistiche e
gastronomiche all’ ineguagliabile patrimonio artistico salentino. E’ ormai
tempo, dunque, che la conoscenza del sito preistorico della Grotta dei Cervi
varchi, con la realtà virtuale, il chiuso delle aule accademiche e dei musei
per raggiungere ogni angolo della Terra. Lo si deve a quei soli cinque
scopritori: Severino Albertini,
Isidoro Mattioli, Remo Mazzotta, Enzo Evangelisti e Daniele
Rizzo, tre dei quali miei amici e compagni in tante avventure, che nei primi
del 1970 riuscirono a riportare alla luce la preziosa eredità. Per questo
SpeleoTrekkingSalento si è sempre battuta e di questo, personalmente, ne ho
fatto la mia missione.
Lecce, 30 luglio 2013
Il pioniere del Trekking nel Salento
presidente
Riccardo Rella
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