E se ci si pensasse? Un mattino di buon’ora, il caldo
avvolgeva le menti, sono andato a San Cataldo, mi sono fermato nella parte di
Vernole, desolante arrivare e vedere l’incuria e l’abbandono. Unica cosa nuova
di pacca, come ogni inizio estate, sono le strisce blu, il resto è lasciato
alla natura perché ne faccia quel che vuole e agli imbecilli perché ne facciano
scempio. La spiaggia che sarebbe anche bella, con sabbia, è di una sporcizia da
fare paura. Idioti (come altro chiamarli?) lasciano bottiglie anche rotte fra
la sabbia e lattine ovunque, plastica e ogni tipo di immondizia, ombrelloni
rotti e via dicendo. Nonostante tutto ciò c’è gente che ci va. Ecco maltrattata
una delle più importanti risorse turistiche e paesaggistiche. A prescindere
dagli idioti che bisognerebbe multare, altro che strisce blu, e forse sarebbe
saggio imporre una cauzione obbligatoria per chi vende bevande in bottiglia,
sarebbe bene offrire qualcosa ai turisti che pagano per parcheggiare. Non è che
pagano il comune di Vernole per passeggiare sui vetri rotti e fra cataste di
plastica.
Ho frequentato per molti anni una spiaggia libera a Cavi di
Lavagna, Liguria. C’era un chiosco, il gestore aveva messo anche due docce,
calda e fredda, per la prima c’era da acquistare un gettone, la seconda
gratuita. E poteva, a richiesta e a pagamento, fornire ombrellone e sdraio. In
cambio teneva pulitissima la spiaggia di sua pertinenza, messa fra due
stabilimenti di quelli belli, con tutti gli ombrelloni uguali, tutti in fila,
dove pagavi anche per entrare. Non potrebbe essere un’opportunità per un
gruppo, una piccola cooperativa di giovani? Lasciare la spiaggia libera ma
offrire un servizio a richiesta e soprattutto una spiaggia pulita e dignitosa?
So che Vernole ha altri problemi da risolvere, scrivere “alto rischio di
incidentabilità” per dire che hanno messo fotocamere per multare chi passa col
rosso implica uno sforzo notevole, però, forse, sarebbe bello almeno pensare ad
offrire qualcosa di decente anziché limitarsi a spremere i turisti come limoni.
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