Domenica 21 luglio la CGIL ha organizzato e voluto l’intervento del Ministro, l’italiana
Cécile Kyenge, a Nardò. Il Ministro ha accettato di camminare nei campi per vedere, ascoltare, rendersi conto. Hanno parlato il
Sindaco di Nardò, l’Onorevole Bellanova, responsabili provinciali e regionali di
CGIL, abbiamo ascoltato la pacata fermezza del ministro, che ha provato a mediare e
ha chiaramente esposto come i sindacati, i datori di lavoro, le istituzioni
locali debbano mettersi attorno ad un tavolo e ridare dignità alle persone che
lavorano alle angurie e ai pomodori. Ragazzi che vagano per le strade con borse
della spesa, che spesso dormono sotto ulivi per la colpevole mancanza della
città di Nardò di risolvere un problema che da decenni si presenta sempre
uguale. E spesso non comprendono, i lavoratori immigrati, come mai l’Italia sia
così assurda. Emblematico l’intervento (l’unico) di uno di loro che dice come,
nei lunghi anni in cui ha lavorato regolarmente in fabbrica, ha versato
contributi pari a 150.000 euro. Ora che è stato licenziato, cercando lavoro nei
campi, si trova a lavorare pochi giorni al mese e a non riuscire a
sopravvivere. Ha una richiesta semplice nella sua banalità: “Perché non mi
viene concesso un incentivo pari al 20% dei miei versamenti per consentirmi di
rimettermi in gioco? Magari di aprire una mia attività?” Semplice, banale, che
tuttavia non tiene conto della ragion di stato, dello spread, del bilancio
dello Stato, delle camarille parlamentari. Che a loro volta non tengono conto
delle delle persone. Sono solo numeri, il rientro del debito e dei parametri
dettati dall’Europa sono più importanti di un negro qualunque. Qualcuno dice
che nuovi investimenti di privati genererebbero nuovo lavoro, nuove entrate, nuovo
giro di denari per l’economia. Non importa a chi governa, non importa a chi
preferisce salvare un ministro colpevole di aver consegnato come cadeau a un
dittatore una madre con la sua figlioletta. Che volete che importi a loro di un
negro?
Questo menefreghismo istituzionale a cascata dai massimi
sistemi arriva alle periferie. Un’amministrazione comunale come quella di Nardò
che chiude Boncuri e non la riapre perché (forse) è grande la paura che troppi
immigrati tutti assieme poi parlano fra loro e magari si organizzano. Il fatto
poi che il Sindaco di Nardò abbia rifiutato di costituirsi parte civile al
processo che vede suoi concittadini degli ambienti benestanti indagati per un
reato che definire infame è poca cosa: riduzione in schiavitù, dicendo, in una
pubblica riunione, che la schiavitù non è ricattare dei ragazzi, farli gestire
da sgherri spesso armati, far pagare loro l’acqua e via dicendo è emblematico.
Va a finire che qualcuno pensa che forse
ci sono sintonie di interessi fra indagati e istituzioni. Parliamo di illazioni
ovviamente, nessuna prova in merito, chi lo dice cita Andreotti quando diceva
che a pensar male si fa peccato, però a volte si azzecca. E se lo diceva
Giulio…
Meglio, per il Sindaco di
Nardò, lasciare le cose come stanno, meglio stipare gli immigrati in un
capannone per poi farselo chiudere dalla ASL perché non in reglola con le norme
minime di dignità. Meglio organizzare un campo di tende a 10 Km. dalla città,
per non far vedere ai turisti quei negri brutti, sporchi e cattivi che servono
solo quando stanno nei campi a creare PIL per i nostri governanti, poi loro
penseranno a portare le loro vittorie alla Merkel come omaggio allo spread. Tutti
contenti: il sindaco perché ha reso più invisibili i ragazzi (che intanto sono
neri sporchi e cattivi), il premier Letta che dirà come siamo bravi noi
italiani, i rais delle angurie che proseguiranno nella lora mafiogena opera.
Poi i ragazzi saranno deportati nel foggiano, poi in Sicilia, in Piemonte, in
Emilia. Tutto in regola, intanto loro sono invisibili!
Quel campo di tende organizzato dal sindaco così lontano
dalla città rimane desolatamente vuoto, i ragazzi non ci stanno ad essere
relegati, preferiscono dormire sotto gli ulivi. E non si parli di mancanza di aiuti al Comune,
l’assessore regionale insiste perché il sindaco faccia uno straccio di proposta
di accoglienza ricevibile, verrà finanziata.
Se questa è (dovrebbe essere) un’amministrazione di centro sinistra, non
voglio immaginare un’altra parte politica che governa. E’ stata bravissima ed
ammirevole il ministro Kyenge a tirare le fila e a promettere attenzione. La
stessa che nessuno deve far mancare nel buco nero della tratta dei nuovi schiavi,
la stessa che, secondo l’osservatorio Placido Rizzotto, vede deportazioni di
immigrati da Albania, Maghreb, Est Europa, verso ogni regione italiana, dalle
organizzazioni schiaviste vengono inviati dal Piemonte a Nardò, a Foggia, alla
Campania, Sicilia e via dicendo. E le condizioni dell’esistenza nei campi di
lavoro sono indicate, dall’osservatrio, con delle stellette: tre stelle –
Buone, due stelle – indecenti, una stella - gravemente sfruttati, ebbene, le
tre stelle praticamente non esistono nella cartina.
Il Salento che ha mostrato con forza la sua capacità di
essere ospitale nel periodo dell’esodo degli albanesi si indigna, la parte
peggiore governa questi traffici di esseri umani, la parte peggiore sembra
governarli.
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