Alle Fosse Ardeatine |
Il 24 marzo 1944 Harbert Kappler organizzò uno dei più feroci massacri nazisti.
Alle Fosse Ardeatine vennero trucidate 335 persone per rappresaglia.
Il criminale nazista, processato in Italia, venne condannato all'ergastolo e a più anni di galera per aver rubato l'oro degli ebrei ammazzati. Ricoverato al Celio per la salute malferma, il 15 agosto 1977 riuscì a fuggire con la complicità della moglie che disse testualmente di esserselo messo in una grossa valigia. Nulla di sicuro si sa di quella triste vicenda italica, tranne che i carabinieri di guardia a un vecchio criminale non si accorsero di nulla, e tranne il fatto che il ministro della difesa Vito Lattanzio rassegnò le dimissioni per vergogna e venne immediatamente reintegrato come ministro per la marina mercantile (un rimborso?) Negli anni successivi il nazista fece la vita del reduce benvoluto, nella sua casa di Soltau riceveva visite e intervistatori come una star. Alle richieste di estradizione fatte alla Germania la risposta fu sempre: "come prigioniero di guerra Kappler ha diritto a tentare la fuga". Prima il criminale non era "prigioniero di guerra" ma "detenuto", uno status ben diverso. Per aiutare l'iter della fuga il signor Forlani, ministro degli in terni, ne mutò lo status prima di concederne il ricovero in un ospedale dal quale si poteva uscire in valigia.
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