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venerdì 20 luglio 2012

Dai Napolitano, una botta di umiltà!


Mi stavo chiedendo se quella italiana è ancora una democrazia. Siamo guidati da un governo di tecnici non eletti, i quali sono sostenuti da un Parlamento di nominati e non eletti, e siamo stati governati per due lunghi anni da un premier che vuole demolire la Costituzione sulla quale ha giurato e da un partito che ha come primo punto del suo statuto la divisione dell’Italia. Va bene che la libertà di pensiero è un valore indiscutibile garantito dalla Costituzione stessa, però non ci sarebbero delle regolette elementari da osservare?  Che so, per esempio chi vuole annullare la carta fondamentale, eviti di giurare fedeltà alla stessa. Etica, in sostanza, solo etica.
E perché il capo dello stato si vuole sottrarre ai controlli democratici e istituzionali esattamente come l’ex presidente del consiglio?  Non è che il Presidente della Repubblica pensi che la Costituzione lo ponga sullo stesso piano di quell’altro capo di stato straniero, quello vestito di bianco che decide l’inferno e il paradiso per tutti? Quello dice di essere il secondo al mondo dopo Dio (ognuno ha di sé la considerazione che ritiene), questo è semplicemente eletto dagli uomini. Dai Napolitano, una botta di umiltà non guasta!

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