Alfredo Omando, scrittore italiano, nacque il 15 dicembre
1958 a San Cataldo, Comune in provincia di Caltanissetta. I suoi genitori erano
contadini semianalfabeti, ed aveva sette fratelli. In giovane età si trasferì
in un seminario francescano, dopo due anni si ritirò in quanto non trovò
conforto né comprensione. Arrivò all’età di 35 anni per prendere la licenza
media. Inoltre iniziò a scrivere, le sue opere:
·
Vagiti
primaverili: poesie, Pietraperzia, Di Prima, 1986.
·
Il monte
incantato e altre fiabe, 1998.
·
Il fratacchione,
Palermo, Publisicula, 1995.
·
L'escluso;
Sotto il cielo di Urano; Epigrammi priaprei e non; Aforismi, 1998.
Ebbero un successo discreto pur se non globale.
Il 13 gennaio 1998, esasperato dall’atteggiamento della
società ed in particolare della chiesa cattolica verso la sua omosessualità,
con un gesto clamoroso decise di darsi fuoco in Pazza San Pietro a Roma. La
dolorosa agonia durò dieci giorni.
Il Vaticano emise un comunicato in cui si sottolineava che
il suicidio fu dovuto a non meglio identificati “motivi di famiglia”. Tuttavia nella lettera ad un amico scrisse:
"Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa che demonizza l'omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perchè l'omosessualità è sua figlia:"
Nel 2013 il regista USA Andy Abrahams Wilson realizzò il documentario Alfredo's Fire.
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