Lui
era Achille Starace, nato a Sannicola (Lecce) fascista della prima ora, poi
segretario del PNF, infine fucilato in piazzale Loreto a Milano.
Il
vero maschio italico Starace ebbe un nipotino, Gioacchino Stajano Starace conte
Briganti di Panico, pure lui nato a Sannicola. Dice nella sua autobiografia
Gioachino che un giorno venne preso in braccio dal duce in persona e gli fece
pipì addosso. Ma era piccolo. Il duce ebbe a definirlo quel giorno «giovane
figlio della maschia gioventù italica…». Qualcuno narra che lo sollevò dicendo:
“ecco il futuro dell’Italia!”
Il piccolo nipote di cotanto maschio funzionario
frequentò il liceo dai gesuiti, quindi l’istituto d’arte a Firenze. Nel
dopoguerra espose i suoi quadri a Roma con un successo discreto.
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Giò Stajano |
Gioachino,
che si faceva chiamare Giò Stajano per evitare un cognome imbarazzante, divenne
il più famoso transessuale italiano. Negli anni ’60 Scrisse il libro Roma
Capovolta in cui descriveva il mondo gay dell’epoca. Libro che vendette molto
prima di venire sequestrato. Quindi pubblicò altri romanzi raccontando di personaggi
famosi ed omosessuali. Frequentò la dolce vita ed il mondo del cinema,
collaborò con molte riviste finchè nel 1983 andò a Casablanca e cambiò sesso. Divenne
Maria Gioacchina. Nuove collaborazioni con giornali e nel 1992 la sua
autobiografia “La mia vita Scandalosa”.
Al giornalista
Francesco D. Caridi che impertinente gli chiedeva: "Chissà che direbbe tuo
nonno se ti vedesse, lui che
voleva tutti gli italiani maschi e forti...", Giò Stajano senza
scomporsi rispose: "Direbbe che dopo tanta virilità in famiglia, un pò di relax ci vuole”.
In
un’intervista in anni recenti ebbe a dire: «Per mio nonno Achille
Starace è stato meglio essere fucilato a Piazzale Loreto che morire sapendo
della mia sessualità»,
Gli
ultimi anni della sua vita e l’ultima provocazione: prendere i voti per
diventare suora. Il giorno prima della funzione che la doveva consacrare alla
vita religiosa confessò tutto alla madre superiora che la rassicurò. Divenne
“suora laica”. Gli ultimi anni li trascorse in casa di riposo ad Alezio
(Lecce), morì a 79 anni il 26 luglio 2011.
Terminò così serenamente la sua vita “il futuro dell’Italia”.
Opere
di Giò Stajano
Roma capovolta, Quattrucci, Roma, 1959
Meglio l'uovo oggi, Quattrucci, Roma, 1959
Le Signore sirene, Quattrucci, Roma, 1961
Vita d'uomo, Tipografia 'Giolitti', Roma, 1962 (ripubblicato da
Quattrucci nel 1967 con il titolo Il letto stretto)
Gli uni e gli altri, Conte, Lecce, 1963(?)
Roma erotica, Società Editoriale Attualità, Milano, 1967
La mia vita scandalosa, Sperling & Kupfer
Editori, Milano, 1992
Pubblici scandali e private virtù. Dalla Dolce Vita al
convento, con la collaborazione di G. Vaira, Manni,
Lecce, 2007
Esercizi d'Amore, Manni Editore, Lecce, 2008
La mia vita (non più) scandalosa. Scritti inediti di
Giò Stajano, a cura di S. Cipressa, Ed Insieme, Terlizzi (Ba),
2014
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