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venerdì 15 gennaio 2016

Giò Stajano (Starace)

Lui era Achille Starace, nato a Sannicola (Lecce) fascista della prima ora, poi segretario del PNF, infine fucilato in piazzale Loreto a Milano.
Il vero maschio italico Starace ebbe un nipotino, Gioacchino Stajano Starace conte Briganti di Panico, pure lui nato a Sannicola. Dice nella sua autobiografia Gioachino che un giorno venne preso in braccio dal duce in persona e gli fece pipì addosso. Ma era piccolo. Il duce ebbe a definirlo quel giorno «giovane figlio della maschia gioventù italica…». Qualcuno narra che lo sollevò dicendo: “ecco il futuro dell’Italia!”
Il piccolo nipote di cotanto maschio funzionario frequentò il liceo dai gesuiti, quindi l’istituto d’arte a Firenze. Nel dopoguerra espose i suoi quadri a Roma con un successo discreto.
Giò Stajano
Gioachino, che si faceva chiamare Giò Stajano per evitare un cognome imbarazzante, divenne il più famoso transessuale italiano. Negli anni ’60 Scrisse il libro Roma Capovolta in cui descriveva il mondo gay dell’epoca. Libro che vendette molto prima di venire sequestrato. Quindi pubblicò altri romanzi raccontando di personaggi famosi ed omosessuali. Frequentò la dolce vita ed il mondo del cinema, collaborò con molte riviste finchè nel 1983 andò a Casablanca e cambiò sesso. Divenne Maria Gioacchina. Nuove collaborazioni con giornali e nel 1992 la sua autobiografia “La mia vita Scandalosa”.
Al giornalista Francesco D. Caridi che impertinente gli chiedeva: "Chissà che direbbe tuo nonno se ti vedesse, lui che voleva tutti gli italiani  maschi e forti...", Giò Stajano senza scomporsi rispose: "Direbbe che dopo tanta virilità in famiglia, un pò di relax ci vuole”.
In un’intervista in anni recenti ebbe a dire: «Per mio nonno Achille Starace è stato meglio essere fucilato a Piazzale Loreto che morire sapendo della mia sessualità»,
Gli ultimi anni della sua vita e l’ultima provocazione: prendere i voti per diventare suora. Il giorno prima della funzione che la doveva consacrare alla vita religiosa confessò tutto alla madre superiora che la rassicurò. Divenne “suora laica”. Gli ultimi anni li trascorse in casa di riposo ad Alezio (Lecce), morì a 79 anni il 26 luglio 2011.
Terminò così serenamente la sua vita  “il futuro dell’Italia”.


Opere di Giò Stajano

Roma capovolta, Quattrucci, Roma, 1959
Meglio l'uovo oggi, Quattrucci, Roma, 1959
Le Signore sirene, Quattrucci, Roma, 1961
Vita d'uomo, Tipografia 'Giolitti', Roma, 1962 (ripubblicato da Quattrucci nel 1967 con il titolo Il letto stretto)
Gli uni e gli altri, Conte, Lecce, 1963(?)
Roma erotica, Società Editoriale Attualità, Milano, 1967
La mia vita scandalosa, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1992
Pubblici scandali e private virtù. Dalla Dolce Vita al convento, con la collaborazione di G. Vaira, Manni, Lecce, 2007
Esercizi d'Amore, Manni Editore, Lecce, 2008
La mia vita (non più) scandalosa. Scritti inediti di Giò Stajano, a cura di S. Cipressa, Ed Insieme, Terlizzi (Ba), 2014


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