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venerdì 23 ottobre 2015

Coliegie, topolini e truffe varie

Notizia uno:

Ciliegie e topolini, così chiamava  le tangenti la "signora" (il virgolettato si impone) Accroglianò. 10 arresti in ambito ANAS, oltre a un ex deputato di area Margherita e sottosegretario con Prodi, tal Luigi Meduri, anche ex presidente regione Calabria. A casa della madre della Accroglianò sono stati sequestrati 70.000 euro in contanti "mamma ti sto portando gli anti infiammatori..." diceva la "signora" al telefono. Tutto è sistema? Forse si, però ora si capisce meglio chi ha interesse a fare grandi opere tipo l'inutile, assurdo Ponte sullo stretto. Gli unici a trarne vantaggio saranno cosa nostra siciliana e "cose nostre" "anasiane".

Notizia due:

Sono 195 gli indagati, quasi il 50% dei dipendenti e dirigenti del Comune di San Remo (essendo uno scandalo del nord al capo della Lega Pound Matteo Salvini, è venuta una antipatica raucedine). Gli arrestati sono 35 al momento.
Si tratta di dipendenti pagati con i soldi dei contribuenti che si facevano timbrare i cartellini per andarsi a fare gli affaracci loro. Uno è stato ripreso a timbrare in mutande, abita a due passi, neppure lo sforzo di mettersi un paio di pantaloni, un altro mandava la figlia a timbrare per lui. Un terzo timbrava, andava ad allenarsi con la canoa e, non si sa se per eccesso di imbecillità o di impunità, postava su facebook i suoi allenamenti quotidiani. A volte tardava un pò e si faceva pagare lo straordinario. Poi c'erano quelli che timbravano sei cartellini per conto degli "amici degli amici". Una domanda si impone: il 50% degli "onesti" dormiva o non si accorgeva che mancava la metà dei suoi colleghi o dei suoi sottoposti? 

Una cosa accomuna le due notizie: tutti rubavano esclusivamente denaro pubblico, dei contribuenti. Per questo non fa ridere il coglione che timbra in mutande, anzi! 

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