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mercoledì 11 marzo 2015

Solidarietà con ARCI Lecce

Oggi ci hanno fatto avere una lettera anonima contro ARCI Lecce, nella quale ci equiparavano a criminali mafiosi che si fanno i soldi sui migranti tenendoli in case fatiscenti e facendoli vivere negli stenti. Ci hanno accusato anonimamente di qualunque nefandezza possibile e immaginabile, anche di far finta di pagare gli operatori e di non pagarli veramente. Hanno mandato questa lettera alla Procura di Roma, al Ministero dell'Interno, all'UNHCR, credo anche ad Obama. E' terribile dover leggere certe deliranti accuse soprattutto per chi lavora con passione ed entusiasmo per il riconoscimento dei diritti di quanti arrivano in Italia, soprattutto per chi come me, che sono la Presidente, Anna Caputo, dedica molto del suo tempo per organizzare incontri di interazione culturale per creare percorsi di accoglienza rispettosi di tutti. La lettera dice una serie di falsità facilmente confutabili, ma l'amarezza del constatare quanta malvagità vi sia anche in certi ambienti fa troppo male davvero.

Quello sopra è il comunicato di ARCI Lecce diramato l'11 marzo 2015. E' del tutto evidente che il linguaggio e la metodologia della lettera portano alla destra estrema, a quel mix indecente che puzza maledettamente di accordo Borghezio/Casa Pound. Le nefandezze qualunque persona democratica e civile, le denuncia a viso aperto, la viltà dell'anonimato la dice lunga sulla credibilità delle accuse e la vis democratica di chi le scrive. 

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