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giovedì 26 marzo 2015

Italia venduta. C'era una volta il made in Italy

Ultimamente Pirelli è passata ai cinesi, Pinifarina agli indiani, Alitalia agli arabi. Ma prima cos’è successo al grandissimo made in Italy? Facendo un riassunto:

La Telecom è stata venduta agli spagnoli e il Presidente della Telecom dixit:"Non ne sapevo niente"  
-La Barilla è stata venduta agli americani...
-La Plasmon è stata venduta agli americani.
-La Parmalat, di quel buon signore di Tanzi, è stata venduta ai francesi della Lactalis-
-L'Algida è stata venduta ad una società anglo-olandese
-L'Edison, antica società dell'energia, venduta ad una società francese, l'EDF
-Gucci è nelle mani della holding francese Kering
-BNL è controllata dal gruppo francese Bnp Paribas
-ENEL cede buona parte delle quote ai russi (il 49%)
-Il marchio AR, azienda conserviera quotata in borsa, di Antonino Russo, è passata ai giapponesi della Mitsubishi.
-Lo stabilimento AVIO AEREO è passato alla Generale Eletric...
-I cioccolatini Pernigotti dei fratelli Averna venduti ai turchi della famiglia Toksoz
-L’azienda Casanova, La Ripintura, nel Chianti, è stata recentemente acquisita da un imprenditore di Hong Kong
-I baci perugina appartengono dal 1988 alla svizzera Nestlè
-I gelati dell’antica gelateria del corso sempre alla Nestlè
-Buitoni: L'azienda fondata nel 1927 a Sansepolcro dall'omonima famiglia è passata sotto le insegne di Nestlè nel 1988.
-Gancia: le note bollicine sono in mano all’oligarca russo Rustam Tariko (proprietario tra l’altro della vodka Russki Standard) dal 2011.
-Carapelli è nella galassia del gruppo spagnolo Sos dal 2006, cosi come Sasso e Bertolli.
-Star. Il 75% della società fondata dalla famiglia Fossati (oggi azionisti di Telecom Italia) nel primo dopoguerra, è in mano alla spagnola Galina Blanca (entrata nel 2006 e poi salita del capitale del gruppo).
-Salumi Fiorucci: sono in mano agli spagnoli di Campofrio Food Holding dal 2011.
-San Pellegrino è stata acquisita dagli svizzeri della Nestlè dal 1998.
-Peroni è stata comperata dalla sudafricana Sabmiller nel 2003.
-Orzo Bimbo acquisita da Nutrition&Santè di Novartis nel 2008.
-La griffe del cachemire “Loro Piana”, fiore all’occhiello del made in Italy, è stata ceduta per l’80% alla holding francese Lvmh che già include simboli assoluti come Bulgari, Fendi e Pucci.
-Chianti classico (per la prima volta un imprenditore cinese ha acquistato una azienda agricola del Gallo nero)
-Riso Scotti (il 25% è stato acquisito dalla società alla multinazionale spagnola Ebro Foods)
-Eskigel (produce gelati in vaschetta per la grande distribuzione (Panorama, Pam, Carrefour, Auchan, Conad, Coop) (ceduta agli inglesi con azioni in pegno ad un pool di banche).
-Fiorucci–Salumi (acquisita dalla spagnola Campofrio Food Holding S.L.)
-Eridania Italia SpA (la società dello zucchero ha ceduto il 49% al gruppo francese Cristalalco Sas)
-Boschetti alimentare (cessione alla francese Financière Lubersac che detiene il 95%)
-Ferrari Giovanni Industria Casearia SpA (ceduto il 27% alla francese Bongrain Europe Sas) 2009
-Delverde Industrie Alimentari SPA (la società della pasta è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl che fa parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata) 2008
-Bertolli (venduta a Unilever, poi acquisita dal gruppo spagnolo SOS)
-Rigamonti salumificio SPA (divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International)
-Orzo Bimbo (acquisita da Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis)
-Italpizza (ceduta all’inglese Bakkavor acquisitions limited)
-Galbani (acquisita dalla francese Lactalis)
-Sasso (acquisita dal gruppo spagnolo SOS)
-Fattorie Scaldasole (venduta a Heinz, poi acquisita dalla francese Andros)
-Invernizzi (acquisita dalla francese Lactalis, dopo che nel 1985 era passata alla Kraft) 1998
-Locatelli (venduta a Nestlè, poi acquisita dalla francese Lactalis)
-San Pellegrino (acquisita dalla svizzera Nestlè) 1995
-Stock (venduta alla tedesca Eckes A.G., poi acquisita dagli americani della Oaktree Capital Management) 1993
-La Safilo (Società azionaria fabbrica italiana lavorazione occhiali), fondata nel 1878, che oggi produce occhiali per Armani, Valentino, Yves Saint Laurent, Hugo Boss, Dior e Marc Jacobs, è diventata di proprietà del gruppo olandese Hal Holding.
-Nel settore della telefonia, a Milano nel 1999 era nata Fastweb, una joint venture tra e.Biscom e la comunale Aem che oggi fa parte del gruppo svizzero Swisscom.
-Nel 2000 Omnitel è passata di proprietà del Gruppo Vodafone
-Nel 2005 Enel ha ceduto la quota di maggioranza di Wind Telecomunicazioni al magnate egiziano Sawiris, il quale nel 2010 l'ha passata ai russi di VimpelCom.
-Nel campo dell'elettrotecnica e dell'elettromeccanica nomi storici come Ercole Marelli, Fiat Ferroviaria, Parizzi, Sasib Ferroviaria e, recentemente, Passoni & Villa sono stati acquistati dal gruppo industriale francese Alstom, presente in Italia dal 1998.
-Nel 2005 le acciaierie Lucchini spa sono passate ai russi di Severstal, mentre rimane proprietà della omonima famiglia italiana, la Lucchini rs, che ha delle controllate anche all'estero.
-Fiat Avio, fondata nel 1908 e ancora oggi uno dei maggiori player della propulsione aerospaziale, è attualmente di proprietà del socio unico Bcv Investments sca, una società di diritto lussemburghese partecipata all'85% dalla inglese Cinven Limited.
-Benelli, la storica casa motociclistica di Pesaro, di proprietà del gruppo Merloni, nel 2005 è passata nelle mani del gruppo cinese QianJiang per una cifra di circa 6 milioni di euro, più il trasferimento dei 50 milioni di euro di debito annualmente accumulato.
-Nel 2003 la Sps Italiana Pack Systems è stata ceduta dal Gruppo Cir alla multinazionale americana dell'imballaggio Pfm Spa.
- Loquendo, azienda leader nel mercato delle tecnologie di riconoscimento vocale, che aveva all'attivo più di 25 anni di ricerca svolta nei laboratori di Telecom Italia Lab e un vasto portafoglio di brevetti, è stata venduta da Telecom alla multinazionale statunitense Nuance, per 53 milioni di euro.

E sicuramente molti mancano all’appello. 
E se chiederete quancuno, esperto di cose dei quattrini vi dirà: è la finanza ragazzo.... (Comunque l'ex FIAT rimane  Italiana anche se paga le tasse all'estero e produce altrove. Hanno dovuto togliere quell'antipatica I dal marchio però, significava Italiana appunto) .


Fonte: http://www.mezzostampa.it/politica/6912_italia-terra-di-conquista-aziende-storiche-vendute-allestero.xhtml

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