L'attentato criminale contro la libertà di stampa ha già raggiunto il suo primo scopo: dare voce alle istanze xenofobe e razziste delle destre europee. Dopo questo orrendo crimine sarà più difficile parlare di democrazia, però occorre che le voci delle democrazie siano solidali e immediate. Gli islamici non sono i nemici! Ogni giornale dovrebbe pubblicare le vignette di Charlie Ebdo in prima pagina, e si dovrebbero ospitare mussulmani in ogni TG.
“Attacco alla libertà, di tutti”, Corriere della Sera. “Attacco terrorista alla libertà di stampa nel cuore d’Europa”, El Pais “Nous sommes tous Charlie”, Liberation. “Jihad, massacro nel giornale”, Repubblica. “Una risata li seppellirà”, Il Manifesto. Le Monde, La Stampa, El País Süddeutsche Zeitung, The Guardian e Gazeta Wyborc pubblicano stamani (8 gennaio 2015) un editoriale comune: “Il terrorismo, qualunque sia la sua ideologia, rifiuta la ricerca della verità e ricusa l’indipendenza di spirito. Il terrorismo islamico ancora di più..
Continueremo a informare, a fare inchieste, a intervistare, a commentare, a pubblicare e a disegnare..Lo dobbiamo ai nostri lettori. Lo dobbiamo alla memoria di tutti i nostri colleghi assassinati. Lo dobbiamo all’Europa. Lo dobbiamo alla democrazia. «Noi non siamo come loro», diceva lo scrittore cecoslovacco Vaclav Havel, oppositore vittorioso del totalitarismo diventato Presidente. E’ la nostra forza”. (da Il Caffè di Corradino Mineo)
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