Nel giorno in cui molti ricordano la morte di Bettino Craxi (che, parlandone da vivo, era un "malandrino") noi vogliamo ricordare il partigiano Rino Pachetti. (notizie da wikipedia).
Rino Pachetti (Livorno, 5 febbraio 1913 – Rosignano Marittimo, 19 gennaio 2000) è stato un partigiano, operaio e dirigente pubblico italiano combattente nella guerra di liberazione dal nazi-fascismo, medaglia d'oro al valor militare.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Ferroviere,meccanico fuochista svolge il servizio militare in Africa Orientale nel Reggimento Ferrovieri del Genio. Nel 1939 aderisce al movimento anti-fascista clandestino e successivamente al Partito d'azione. Durante la lotta di resistenza comanda i partigiani del Raggruppamento Divisioni “Alfredo Di Dio"e la formazione «San Salvatore» nelle zona di Erba-Lecco-Como con la quale partecipa a vari scontri compiendo 126 disarmi e rimanendo ferito 8 volte. Condannato a morte, evade durante la degenza in ospedale; ripreso dai tedeschi riesce ad evadere una seconda volta portando con sé un compagno ferito. Contribuisce alla costituzione e comanda dal giugno all'agosto '44 la divisione partigiana «Alto Milanese». Passa quindi a Galliate dove costituisce e comanda la divisione «Rebellotti». Nel gennaio '45 gli viene assegnato il comando del Primo Settore Operativo comprendente tra l'altro il territorio dell'Alto novarese e la zona del Lago d'Orta. Nel frattempo organizza anche un ufficio stampa e propaganda e cura la pubblicazione dei giornali «Val Toce» e «Fuorilegge». Nel dopoguerra, dopo avere prestato servizio presso la questura di Milano e nella Polizia ferroviaria, diventa stretto collaboratore di Enrico Mattei all'ENI. Dal 1970 al 1975 è stato consigliere comunale di Rosignano per la DC.
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