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lunedì 10 novembre 2014

"Nero di merda". Ed è solo un ragazzo.

E' nato nel 1996 in Equador. Il ragazzo si è poi trasferito in Italia con la famiglia nel 2009, in Umbria, la terra di San Francesco, luogo di pace per antonomasia, dove si respira religiosità, tolleranza, accoglienza. Anzi, ricomincio: dove si dovrebbe respirare aria di.....

Il ragazzo studia, si ambienta e gioca a calcio, forse gioca anche bene chissà, la squadra del suo paese. Petrignano, lo accoglie. Una domenica qualunque il match è con il Terni est, altra squadra di dilettanti. Sono tutti ragazzini che dovrebbero giocare anche per divertirsi. A fine partita la discussione fra giocatori, qualcuno se la prende con un compagno di squadra del ragazzo dell'Equador, lui interviene per difendere l'amico. Tutto quasi nella norma fin qui, ci sta pure un litigio quando sono sfottò. In fondo sono ragazzi. 

l'Italia che piace a Borghezio

E? sol oa questo punto che si capisce che i ragazzi sono cresciuti esageratamente in fretta, e che sono diventati adulti inseguendo i peggiori insegnamenti, quelli che nulla c'entrano con l'Umbria, la pace, la tolleranza, l'accoglienza. In molti, troppi, si avventano contro il ragazzo immigrato urlando "negro di merda" proprio come insegnano alcuni adulti e alcuni parlamentari. E picchiamo, picchiano anche con la bandierina del guardalinee. Picchiano... Il referto dell'ospedale parla di "trauma addominale chiuso e trauma pelvico". Il referto della  Democrazia italiana dovrebbe dire di "fine della civiltà". 

Esiste una norma costituzionale che dice che (è vietata la costituzione del Partito Fascista, un'altra sarebbe bello vedere, una che dice "i reati a sfondo razziale verranno puniti con pene identiche a quelle dell'omicidio premeditato".  

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