11novembre 2014
Ci sono momenti storici che fanno scuola per il futuro della
società e, potremmo dire, dell’umanità. Ricordiamo a sentenza per la morte di
Pino Pinelli, cascato dal quarto piano della questura di Milano piena di agenti
e funzionari, la sentenza parò di “malore attivo”, in pratica Pinelli si sentì
male e si affacciò troppo da una finestra spalancata in gennaio, come a Milano succede spesso inei mesi invernali e
attivamente precipitò. Nessun colpevole quindi.
Da allora i malori attivi non ci sono più mancati, per quanto si sa
fu malore attivo a far esplodere la bomba alla banca dell’agricoltura a Milano,
nessuno infatti è colpevole. E fu malore attivo anche la bomba di Brescia. In
tempi più recenti fu malore attivo quello di Cucchi che tentò, con successo, di suicidarsi
in un ospedale prendendosi (da solo ovviamente) a pugni in faccia e
procurandosi tumefazioni agli occhi, e fu malore attivissimo il suo crepare di fame e sete. Lo fu perché nessuno fra medici, infermieri, carabinieri e
poliziotti carcerari ne sanno nulla. Tutti assolti, olè.
E si sa che la terra a volte ha malori attivi lei pure, cos’altro
fu il terremoto de L’Aquila?
Anche le commissioni hanno malori attivi, tutti prosciolti quelli
della commissione grandi rischi perché “i terremoti non si possono prevedere”
(sic). Ma se i terremoti non si possono prevedere, perché lo stato paga una
commissione che ha il compito di prevedere terremoti? Mistero!
Un altro celeberrimo malore attivo fu quello di Schettino che, colto da choc mentre la sua nave si reclinava su un fianco, cadde dal ponte di
comando e finì dritto su una scialuppa. (Pare questa la linea della sua difesa
e contano di trovare un D’Ambrosio a giudicare).
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