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domenica 9 novembre 2014

La stampa italiana che nega l'informazione

Quando leggi dell'ignobile Signorini che su CHI (un giornalaccio che solo un mentecatto può acquistare) pubblica le foto di una ministressa mentre mangia un gelato facendo pesanti allusioni pornografiche e per conseguenza fortemente razziste, ti chiedi dove sta l'informazione italiana. Ma questo è gossip, Signorini è immondizia e basta. Il problema vero sta quando l'informazione nega una notizia epocale, inquietante, che dovrebbe far saltare dalle seggiole chiunque. E la nega scientemente! La toria che ormai conosciamo, pur con un ritardo di oltre due mesi, è quella dei  43 ragazzi massacrati in Messico. Protestavano per avere fondi per la scuola, i capi narcos (in testa il sindaco della cittadina e sua moglie) li hanno fatti sequestrare e, secondo le confessioni di due sicari, ammazzati e bruciati in un grande falò. Il Messico si indigna, noi avremmo il dovere di indignarci con le testate che leggiamo che non ha non dato alcun risalto alla vicenda. 
Un tempo si diceva della stampa asservita "stampa dei padroni", qualcuno ha poi detto di "stampa dei padrini", oggi possiamo parlare di stampa colpevole di disinformazione? 

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