Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

mercoledì 1 ottobre 2014

Il mio amico Giancarlo, i giovani, la politica, il governo e l'Italia



Quelli sopra sono due link, riportano a pezzi che ho letto in questi giorni.
“Dobbiamo svegliarci e non affidarci all’uomo solo al comando” dice in sostanza Patrucco. Vero, molto vero, lo scrissi già tempo addietro, molto prima che il sindaco di Firenze giocasse a fare il conducador che detta la linea e dice “chi non è con me è fuori”. Prima che spacciasse come esercizio di democrazia un accordo fatto con un condannato per frode allo Stato, prima che dicesse che il paese crescerà solo se cancelliamo il Senato, che tenesse il parlamento immobilizzato per mesi sull’ accordo con un criminale, accordo di cui non conosciamo i dettagli.
Prima che un autorevolissimo giornale economico inglese titolasse a tutta pagina, parlando di Renzi, “è l’economia, stupido”. Prima che ci venissero a spiegare, a proposito di articolo 18, che alcuni non hanno diritti, altri li hanno, quindi è bene togliere i diritti a chi li ha. Sinistra, destra o che altro?  

Scrissi allora che la nostra generazione ha responsabilità immense per lo stato delle cose attuale. Cito solo i famosi pensionamenti di quarantenni, spacciati per innovazione all’epoca (erano gli anni ’70). E’ vero, noi non eravamo economisti e non potevamo sapere, sorridevamo di questa sciagura che nessuno ci ha chiesto di fermare credendo ingenuamente che fosse un diritto. Nessuno ci disse allora, da Botteghe Oscure o dai Sindacati che dovevano sapere, che questo era uno scempio che avrebbe penalizzato le generazioni a venire (la nostra in primis, neppure troppo lontano).  Allora le piazze si riempivano facilmente anche senza concerti, solo per protestare. Poi venne la sciagura di tangentopoli, ancora ci si chiede come mai il PSI fosse guidato quasi esclusivamente da “delinquenti” finiti in qualche misura indagati e condannati e il PCI, anche dove governava fianco a fianco con il PSI da decenni, non si accorse di nulla mai.  Erano inetti (cosa che tenderei a escludere conoscendo alcune situazioni) o erano collusi, o erano ricattati? Potevano non sapere?
Poi ridacchiavamo vedendo quegli urlatori della lega nord, “chi li vota questi?” si diceva. Ad Alessandria abbiamo visto cosa successe, il peggior decennio della città a memoria d’uomo, governato dalla peggior sindaco possibile. E non solo Alessandria purtroppo. Ricordo come se fosse ieri una discussione al Bar. L’amico (classe 1945) si sentiva tradito “sono socialista, ho sempre votato socialista, ora bisogna mandarli a casa tutti, voterò lega nord, poi tornerò a votare socialista con gente nuova”. Oggi sento dire più o meno “sono di sinistra, voto Grillo, mandiamo a casa questi ladri poi torniamo a votare a sinistra”. Cos’è cambiato in vent’anni? Dove eravamo rimasti? Da dove non ci siamo mai mossi?  Intanto saliva il tombeur de femmes di Arcore, prendeva casa a Palazzo Chigi, si attorniava di leghisti, fascisti, varie signorine dal mestiere non ben identificato diventate senatrici e deputate e via dicendo. Entrava a palazzo in pompa magna la mafia con i suoi Dell’Utri, Mangano e compagnia cantando. Entrava la corruzione a piene mani. Noi stavamo a fare filosofia sulla linea, a fare le pulci a chi era più a sinistra di chi altri. A volte si riusciva anche a vincere, tranne poi scivolare su un Bertinotti qualunque. E giù a litigare su dove stava la colpa. Lui intanto rivinceva e nominava ministri come Bossi, semianalfabeta o servi muti come Bondi. Una vergogna di fronte al mondo intero, una sciagura per tutti noi.  
In tutto questo baillamme l’Italia scivolava nel baratro più nero dal quale non si sa sollevare. La politica anche. Le sinistre ormai spappolate si aggrappano a un ragazzino arrogante e capace (questo si) di parlare e raccontarle grosse. Le destre orfane di un padrone che arrancano a tenere il vita il governo del fiorentino perché non hanno uno straccio di leader. Aspettiamo che arrivi un Passera qualunque a salvare il mondo o ci accontenteremo di Montezemolo? Forse, peggio, molto peggio, è nell’aria un partito della nazione di cui si sente una puzza malefica, accordi di governo con l’estrema destra di Alfano che preludono probabilmente ad altri accordi prossimi venturi.
Che dire del secondo link? I ragazzi hanno tutta la mia solidarietà,  devono andarsene più in fretta possibile. Questo è un paese per vecchi (non dico rincoglioniti). Per vecchi che non potranno che stare peggio di come stanno ora. Certo, la catastrofe è ancora evitabile, però per quei ventenni passare altri vent’anni in un limbo fatto da sinistre litigiose, da destre che includono parte delle sinistre, in attesa che la Costituzione venga fatta a pezzi e ricostruita, non conviene veramente. Si facciano la loro vita dove possono e come potranno, qui perderebbero i loro migliori anni. I nostri li abbiamo vissuti con schieramenti politici definiti, netti, riconoscibili, oggi la differenza non si nota, Renzi dice le cose che la Thatcher diceva in anni passati. Allora potevamo permetterci di contestare uno come Berlinguer ed uscirne vivi e informati, oggi il partito del sindaco di Firenze è guidato da uno solo al comando e da una schiera di suoi servi muti. Ma li vedete in TV i e le neoministri/ministresse che ridono, sorridono, irridono? Ma li sentite quelli che dicono che i diritti acquisiti sono da rottamare? Che l’articolo 18 è un inutile totem? Mi stupisce veramente chi, provenendo da una cultura fortemente radicata crede alla figura dell’uomo solo al comando. Quello era Fausto Coppi, questo è un guitto che ha come profeta Marchionne e come sponsor un condannato ai lavori socialmente utili. In fondo tanto valeva  votare Alfano, nell’economia delle scelte di fondo si possono sovrapporre tranquillamente.


Nessun commento:

Posta un commento