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martedì 30 settembre 2014

Piazza Settelacquare, degrado e spreco di denaro pubblico

In Viale Aldo Moro, zona Settelacquare, è visibile un plateale esempio di spreco di denaro pubblico.









Non mi è dato sapere quanto sono costate le opere ormai in degrado, alcune ospitano clochard (e meno male, almeno hanno un’utilità sociale visto che queste persone non hanno nessun aiuto), altre stanno marcendo, scritte ovunque, bottiglie rotte qua e là, tutto in palese stato di abbandono. Dovevano servire agli ambulanti che stanno in Piazza Libertini. Per meglio ghettizzarli probabilmente, qualcuno ha pensato di sbatterli fuori dal centro, in una zona difficilmente raggiungibile e sostanzialmente invisibile. La cosa, ovviamente, non ha funzionato ed ora sta tutto così. Che fare allora di queste strutture? Iniziamo col dire che, da qualunque parte siano arrivati i quattrini, sono comunque e sempre  soldi pubblici, lavori appaltati (parola magica che chissà perché evoca brutti pensieri) e terminati. E proseguiamo col dire che, ad esempio, molte associazioni non hanno una sede decente, o hanno sedi per le quali si svenano per pagare le spese, allora perché non destinare loro questo luogo? Potrebbe diventare agorà e luogo di incontro invece che di degrado crescente. Pensarci per tempo, magari prima del fatidico 6 ottobre, quando la commissione farà un giro per Lecce ripulita (per tutta Lecce o solo nel salotto buono?). 
E anche se la città malauguratamente non sarà capitale di cultura, perchè non provare egualmente a renderla vivibile?  Avrebbero così un senso i quattrini che si spendono per illuminarla ogni notte (un tecnico ipotizza una spesa di 5 euro al giorno che moltiplicato per 365 giorni l'anno farebbe 15.000 euro di denaro dei leccesi per dare luce ad un'opera inutile).

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