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lunedì 22 settembre 2014

22 settembre 2000 cessa la produzione della FIAT 126

Emotivamente a meno impatto della 500, però importante per chi ha vissuto con pochi soldi negli anni '70.
La prima venne commercializzata nel 1972. 
Il 22 settembre  del 2000 terminò invece del tutto la produzione. La mia era blu, acquistata nel 1980 di terza mano, mi accompagnò per circa  90.000 km (oltre i 35.000 che già aveva) poi ebbe un meritato funerale.
FIAT 126


Nella concezione meccanica voleva essere l’erede della 500. Il motore posteriore era identico a quello della sua sorella anziana, un bicilindrico raffreddato ad aria, 4 marce sincronizzate, il serbatoio divenne però posteriore ricavando nel cofano anteriore lo spazio per una borsa non grande. A differenza della 500 era più “quadrata” quindi dentro ci si stava meno scomodamente in 4. Una versione prevedeva anche il tettuccio apribile. In Italia veniva prodotta a Cassino,  quasi subito anche in Polonia, dal 1979 nella sola Polonia, fatta salva una linea con guida a destra prodotta a Cassino e destinata al mercato inglese. Ne venne sfornata anche una con motore a sogliola raffreddato ad acqua ed una combi, sul modello della 500 giardiniera, ma ebbero successo limitatissimo.
In tutto ne vennero fatti  1.352.912 esemplari in Italia e 3.318.674 in Polonia, oltre a 2.069 in Austria.
FIAT Cavalletta


Venne presentato anche un simpatico prototipo che non entrò mai nel mercato: la FIAT Cavalletta. 

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