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lunedì 18 agosto 2014

Ancora Alfano, se lo conosci lo eviti. Renzi no, se lo tiene stretto stretto.

18 agosto 2014
Mentre continuano ad arrivare immigrati sulle coste italiane, e mentre ringraziamo i marinai e tutti coloro che si prodigano per salvare vite umane, dobbiamo annotare lo scempio di un ministro degli interni che ogni giorno (ahinoi) parla... parla.... parla... L'ultima ce l'ha regalata a ferragosto, approfittando forse del fatto che i giornalisti erano in ferie ha pensato bene di reiterare un errore clamoroso, percepito come tale solo dalla maggioranza degli italiani di intelligenza media. Non da lui, forse. Tornando sull'utilizzo dell'orrendo termine: vù cumprà, che è di per sè razzista, e che pensavamo, in tutta onestà, di sentir dire solo da qualche Borghezio qua e là, il ministro caccia il suo palmare e dice tronfio e trionfante: "Visto? Le parole ci stanno pure sulla Treccani". I poveretti esperti della più nota enciclopedia al mondo si sono sentiti in dovere di intervenire, sarà un Alfano qualunque, però al momento è ministro, diamine (e qui apriamo una parentesi, signori della Treccani, negli ultimi anni anche Bossi e Scajola sono stati ministri, quindi vuol dire che essere alla guida di un dicastero non fa necessariamente rima con essere informati e di intelligenza media). Gli esperti, quindi intervengo e precisano: 

"Nella propria base dati lessicale, Treccani registra l'espressione 'vu cumprà' a scopo di documentazione, senza volerne in alcun modo legittimare l'uso. In altre sezioni del portale, trattando in forma più distesa di questa specifica espressione, ne sottolinea espressamente il registro d'uso spregiativo".  

In buona sostanza, il ministro Alfano ha perso un'ottima occasione per tacere, quanto meno per informarsi prima di parlare. Cosa alla quale ci ha abituati in realtà. Ah la terza Repubblica, che bella cosa. Meno male che Renzi ci offre cotanti ministri. 

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