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giovedì 12 giugno 2014

Reagan e Bush finanziarono i contras

Il 12 giugno 1985 la Camera degli USA approva un versamento di 27 milioni di dollari a favore dei Contras nicaraguensi. 

Quando i sandinisti presero il potere in Nicaragua cacciando il sanguinario dittatore Anastasio Somoza Debayle, nel 1979, nuclei della vecchia guardia nacional si aggregarono per riprendere il potere. Si chiamarono Contras, parola che deriva da dicontrarevolucionarios. 
Subito iniziarono, criminali quali erano, ad attaccare fattorie, ospedali, chiese, torturando e stuprando civili. In un primo tempo si autofinanziarono con traffico di droga. Subito dopo con l'intervento massiccio della CIA. Tutto ciò emerse da indagini ed inchieste di giornalisti americani in particolare di Gary Webb. 
Fu il presidente Reagan in prima linea contro il governo sandinista, per far ciò consentì la vendita di armi all'IRAN, cosa assolutamente vietata dal congresso americano. Un vero e proprio traffico d'armi in stile mafioso per sovvenzionare la caduta di un governo terzo. Operazioni di intelligence appoggiate dal Congresso americano e taciute. L'Irangate mise in crisi la presidenza dello stesso Reagan. Viene spontaneo pensare a come gli USA abbiano agito negli anni nei paesi satelliti. Per quanto ci riguarda dalla strage di Piazza Fontana in avanti nulla di chiaro è mai emerso, però i sospetti sono inquietanti. 
L'opera di Reagan in Nicaragua venne proseguita dal suo successore Bush tramite  finanziamenti privati e operazioni finanziarie fuorilegge. Come accadeva in periodo di guerra fredda, la CIA intervenne militarmente in Nicaragua e l'URSS faceva pervenire petrolio ai sandinisti. 
Occorrerà arrivare al 1986 per ottenere un pronunciamento della Corte Internazionale che condannarono gli USA per Uso Illegale della Forza. 

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