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sabato 14 giugno 2014

No TAV? No TAP? no, o sono provocatori o coglioni


Non sono favorevole alla TAV. Neppure alla TAP. Insomma, vorrei che le persone che vivono i territori venissero ascoltate prima di fare opere che rimarranno decenni sotto casa loro. Dovrebbe essere il minimo che una democrazia richiede: ascolto e condivisione. Invece, ahinoi, così non è. 
Però a volte si rischia di dire no a tutto senza fare proposte alternative, anche quando le si fanno però (275 docet) i cittadini devono sottostare alla ragion di business. Gli ulivi dovranno essere abbattuti. Così è nel mondo globalizzato. Occorre quindi informare in ogni modo le persone su politiche devastanti per l’ambiente e per il territorio. Informare  con capillarità senza devastare nè ledere i diritti di altri. E’ per questo che penso che qualcuno favorevole alla TAP e alla TAV se ne vada in giro la notte devastando di scritte rosse il centro storico di Lecce, dichiarandosi antifascista ed avendo comportamenti decisamente fascisti, non sfugge che essere antifascisti significhi rispettare l’arte e la cultura di un popolo, mentre devastarla è tipico dei regimi dittatoriali, non ultimi i talebani che abbatterono opere d’arte monumentali ed uniche al mondo raffiguranti Buddha. Quindi chi ha fatto quelle scritte è da denunciare alla pubblica opinione per quel che è: fascista, pro TAV e pro TAP. Se per caso così non fosse ci troveremmo di fronte a persone che sicuramente vanno in giro sempre in numero pari. I coglioni viaggiano sempre in coppia.

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