Ci sono invenzioni destinate a mutare i destini del mondo, la comunicazione, la vita stessa delle persone. Il creatore non può, ovviamente, che avere una speranza ed un lontanissimo sentore di quello che sta proponendo e dell'evoluzione che avrà. E' il caso della fotografia.
Il 9 gennaio 1839 l’accademia delle scienze francese presenta il
primo daguerrotipo.
L'immagine impressionata su lastra chiamata daguerrotipo, dal nome del
suo inventore, Louis Jacques Daguerre, è il metodo per impressionare una lastra
di rame con uno strato di argento. La posa alla luce avveniva in tempi
variabili dai 10 ai 15 minuti, dopo di che una soluzione mercurio faceva emergere, agendo sulla parte impressionata, l’immagine. Il fissaggio si
otteneva con fosfato di iodio. La lastra è sempre e comunque un pezzo unico non
riproducibile. La fotocamera era una scatola di legno con un obiettivo. Studi
ed esperimenti portarono poi alla dotazione di altri obiettivi per ridurre il
tempo di posa e all'evoluzione delle lastre.
Nel 1888 nacque invece la pellicola fotografica avvolgibile
commercializzata da Kodak, la "Numero 1". Inizialmente e fino all'avvento della
celluloide il supporto era cartaceo. Il resto è storia recente.
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